Accolto da applausi e dal suono di un organo, Papa
Benedetto XVI, a bordo della sua papamobile, è giunto poco prima delle 16.30 a piazza Mignanelli, a due passi da piazza di Spagna per il suo tradizionale omaggio alla Madonna Immacolata nel cuore di Roma. Ad accoglierlo il sindaco di Roma Gianni Alemanno e le alte cariche cittadine ed ecclesiali. Migliaia le persone radunate nella piazza e nelle strade limitrofe per assistere alla cerimonia.
LA RIFLESSIONE DEL PAPA SULL'ANNUNCIAZIONEL'Annunciazione non sarebbe mai andata sui giornali. Ciò che è davvero "grande" passa "inosservato", e il "quieto silenzio" è "più fecondo" del frenetico agitarsi contemporaneo. Eppure, riflette il Papa, c'è tanto da imparare da quel "sì" di una ragazza di 17 anni al suo Dio. Questa la meditazione proposta da Benedetto XVI ai tanti romani, turisti e curiosi che rispettando la tradizione sono andati con lui ai piedi della statua della Madonna in piazza di Spagna. La statua ricorda la proclamazione del dogma della Immacolata, nel 1854, da parte di Pio IX. Giunto in papamobile con il suo segretario monsignor Georg Gaenswein, il Papa è stato accolto in piazza dal suo vicario cardinale Agostino Vallini. Presenti, e ammessi al baciamano prima che il Papa lasciasse la piazza, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e i presidenti di Provincia e Regione, Nicola Zingaretti e Renata Polverini. Ai piedi della colonna tanti malati in carrozzella, che si riparavano sotto le coperte da una tramontana sferzante. Immacolata concezione per i cristiani vuol dire che la Madonna è nata senza peccato originale, e dall'Annunciazione, ha spiegato Papa Ratzinger, c'è da imparare sul peccato e la relazione con Dio, sulla salvezza che non viene dalla tecnica, dalla scienza o dalla ideologia, e sul Dio di Cristo, che per quanto l'uomo sia caduto in basso, non rinuncerà a chinarsi su di lui, fino all'inferno, sia questo inferno la "droga" o qualche altra abiezione. In tre punti il condensato della riflessione ai piedi della statua della Madonna: Maria è in silenzio, in raccoglimento, ma nello stesso tempo è aperta a Dio; il suo essere senza peccato originale vuole dire che la sua relazione con Dio è senza incrinature, e "questo monumento a Maria, nel centro di Roma ci ricorda che prima di tutto la voce di Dio non si riconosce nel frastuono e nell'agitazione", ma andando al profondo, non dove agiscono le forze "economiche e politiche", ma quelle "morali e spirituali". Secondo insegnamento dal "sì" di Maria: la salvezza non è opera dell'uomo ma della grazia di Dio, non della scienza, della tecnica, delle ideologie, e per quanto l'uomo possa finire in basso, in uno dei tanti "inferni" causati dal vuoto dell'egoismo, Dio si chinerà su di lui: può "disperdere le nubi più nere e rendere la vita ricca e bella nelle situazioni più disumane". "Terza cosa che ci dice Maria Immacolata": c'è una gioia autentica a liberarsi dall'egoismo, e il cristianesimo, che altro non è che "la vittoria sul peccato e sulla morte", non è un "insieme di divieti", bensì "lieta notizia", "vera gioia".