Chiesa

Il Papa nella Repubblica Centrafricana. Francesco apre la Porta Santa a Bangui Il Giubileo della Misericordia inizia qui

Andrea Galli sabato 28 novembre 2015
L'apertura della Porta Santa «sarà un nuovo inizio per la Repubblica Centrafricana. Noi abbiamo tanto sofferto con tribolazioni, esitazioni, dubbi, massacri e con tutto quello che ci ha diviso. Papa Francesco viene per aprire il nostro cuore alla tenerezza, alla misericordia, alla riconciliazione. È un modo per dirci: è tempo di perdonarci, è tempo di ricostruire il nostro Paese». Così l’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, commenta in un’intervista a Tv2000 l’arrivo, questa domenica, del Papa nella Repubblica Centrafricana, ultima tappa del suo viaggio africano. Parole riferite anche al gesto fuori dell’ordinario che Francesco compirà in questo Paese: nel pomeriggio della domenica aprirà infatti la “porta santa” della Cattedrale di Bangui, facendo sì che lì l’Anno Santo inizi con una settimana di anticipo rispetto alla Chiesa universale. È la prima volta che un Giubileo prende avvio non a Roma, capitale della cattolicità, ma in una città che ben si addice alla categoria di “periferia” così cara al Pontefice. La Repubblica Centrafricana, con i suoi 5 milioni di abitanti, metà dei quali cristiani, in maggioranza cattolici, staziona al fondo delle classifiche mondiali su ricchezza e sviluppo socio-economico, e negli ultimi 30 anni è stata dilaniata da un susseguirsi di golpe e conflitti interni.