Vergine di Guadalupe. Papa Francesco: Maria luce in una società cieca davanti a esclusi
(Foto Siciliani)
La fede di Maria illumina una società cieca di fronte a quelli che sono esclusi “dall'orgoglio accecante di pochi”. Così il Papa nell'omelia della Messa, celebrata in spagnolo nella Basilica di San Pietro, in occasione della Festa della Beata Vergine Maria di Guadalupe, Patrona delle Americhe e delle Filippine.
I canti dei vari idiomi indigeni, dal nahuatl al quechua fino al guaranì, e l’ingresso delle bandiere in rappresentanza dei diversi paesi devoti a Maria, hanno fatto da cornice alla Messa nella Festa della Madonna di Guadalupe. È la terza volta consecutiva che Papa Francesco celebra la Messa in onore di Nostra Signora di Guadalupe.
Tra gli esclusi di questa società ci sono i minori
Papa Francesco ha denunciato «la situazione precaria che colpisce la dignità delle nostre donne» in America Latina. «Alcune - ha affermato nell'omelia della Messa celebrata in San Pietro in occasione della festa della Beata Vergine di Guadalupe - da bambine e da adolescenti, sono sottomesse a molteplici forme di violenza dentro e fuori di casa».
«Sono situazioni - ha scandito - che ci possono paralizzare, che possono farci dubitare della nostra fede e specialmente della nostra speranza, della nostra maniera di guardare e affrontare il futuro».
Il Papa ha così evocato in San Pietro, davanti agli ambasciatori dei paesi del Centro e del Sudamerica e del Messico le recenti mobilitazioni a difesa delle donne in Argentina e Colombia, dove si sono verificati efferati omicidi di ragazze in precedenza stuprate. "Davanti a tutte queste situazioni, dobbiamo dire con Elisabetta: 'Beata colei che ha creduto, e imparare da quella fede forte e servizievole che ha caratterizzato e caratterizzano nostra Madre", ha concluso Francesco.
«Quanto è difficile vantarsi della società del benessere quando vediamo che il nostro caro continente americano si è abituato a vedere migliaia e migliaia di bambini e di giovani di strada che mendicano e dormono nelle stazioni dei treni, nei sotterranei della metropolitana o dove riescono a trovare un posto. Bambini e giovani sfruttati in lavori clandestini o costretti a trovare una moneta agli incroci delle strade, pulendo i parabrezza delle nostre auto e sentono che nel ‘treno della vita’ non c’è posto per loro».
E ancora - ha aggiunto il Papa - le famiglie segnate dalle dolore di vedere i propri figli vittime dei “mercanti della morte”. “Quanto è duro vedere come abbiamo normalizzato l’esclusione dei nostri anziani obbligandoli a vivere nella solitudine”
Chi è la Vergine di Guadalupe?
«Non è solo la patrona del Messico, la Vergine di Guadalupe è la metafora dell'incontro tra la civiltà americana e Cristo. Per questo è nel cuore dell'intero continente che la nutre un affetto speciale nei suoi confronti». Lo aveva ben spiegato in un’intervista ad Avvenire Eduardo Chávez Sánchez, canonico onorario della Insigne e Nazionale Basilica di Santa Maria di Guadalupe di Città del Messico, che ha trascorso lunghi anni a studiare la devozione alla "Morenita", così i messicani chiamano l'immagine che si impresse sul mantello dell'indio Juan Diego. Fu Maria col suo esempio d'amore e dialogo – a rendere possibile l'incontro tra i nativi e Cristo. Non a caso, alla Vergine di Guadalupe è stato dato il titolo di "Imperatrice d'America".
Il 12 dicembre è la Festa della Beata Vergine Maria di Guadalupe
Matteo Liut sulla rubrica il Santo del Giorno pubblicata da Avvenire ha ricordato che è “una madre per tutti i popoli, che sa parlare a ogni cultura”. “Ancora oggi così si presenta la Vergine di Guadalupe, vero cardine spirituale del Centro e Sud America. Apparve tra il 9 e il 12 dicembre 1531 a un indio messicano forse già sessantenne, Juan Diego Cuauhtlatoatzin, che è santo dal 2002. A quel tempo il Messico era terra di conquista ma anche di sfregio alla dignità umana, perché spesso i conquistatori non ebbero pietà per gli indios. Anche per questo l'apparizione di Maria è un segno di cura nei confronti degli oppressi e dei sofferenti di tutto il mondo. Al veggente Maria affidò il compito di fa costruire una basilica dedicata a lei ma non fu facile convincere il vescovo: ci volle un prodigio, con l'immagine della Madonna che apparve sul mantello del contadino”.
In un’intervista rilasciata sempre ad Avvenire il mariologo Antonino Grasso, docente all’Istituto superiore di Scienze religiose di Catania ha approfondito il tema delle apparizioni mariane, soffermandosi su quelle che hanno avuto un riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa. Ma cosa vuol dire riconoscimento ufficiale? «Significa che la Chiesa si è espressa favorevolmente attraverso dei decreti». Non va dimenticato, però, che ci sono apparizioni riconosciute di fatto: «Una di queste è quella di Guadalupe in Messico. Non ci fu un decreto ufficiale - ha spiegato ancora il mariologo Antoninio Grasso -, ma il vescovo di allora fece costruire una cappella là dove aveva chiesto la Vergine e il veggente Juan Diego è stato canonizzato» da Giovanni Paolo II il 31 luglio 2002.
Chi era Juan Diego Cuauhtlatoatzin?
Ancora nella rubrica di Avvenire il Santo del giorno si legge: celebrare la memoria di san Juan Diego Cuauhtlatoatzin significa ricordare che spesso Dio si manifesta in mezzo ai dimenticati, nei luoghi lontani dai centri che "contano". Juan Diego, infatti, era un indio al quale nel 1531 a Guadalupe in Messico apparve la Madonna, chiedendo che venisse eretto un edificio a lei dedicato. Per quella terra si trattava di un segno profetico, perché si collocava a poche decine d'anni dall'arrivo dei conquistatori europei e dall'inizio del declino delle popolazioni indigene. Tra queste, però, molte persone si lasciarono affascinare dal cristianesimo: anche Juan Diego, nato nel 1474, era stato battezzato nel 1524 all'età di 50 anni assieme alla moglie. Rimasto vedovo, visse quasi come un consacrato e, dopo l'apparizione nel 1531 trascorse i restanti 17 anni vicino al luogo dove aveva incontrato Maria. Morì nel 1548.