Intervista. Curia, famiglia, ingiustizia: il Papa si racconta a "Televisa"
Sinodo sulla famiglia: ripartire dai giovani
Tutelare, proteggere, accompagnare. Sono gli imperativi che Francesco attribuisce alla Chiesa quando parla del Sinodo sulla famiglia che si riunirà a ottobre per la sua seconda tappa. Jorge Mario Bergoglio definisce smisurate le aspettative su temi complessi e delicati come quello della Comunione ai divorziati risposati o in materia di omosessualità. Quello che è certo per Francesco è che la famiglia attraversa una crisi mai vista prima e che bisogna ripartire da una pastorale che si rivolga innanzitutto ai giovani e agli sposi novelli. I segnavia del Papa sono tracciati e già Francesco guarda a settembre con l'appuntamento di Filadelfia, la Giornata mondiale della famiglia, e all'Africa che visiterà presto e all'America Latina che lo attende. La durata del Pontificato
Francesco ammette che gli manca di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto. Ma il tempo a disposizione non sembra essere molto. Francesco ammette con grande semplicità e franchezza di avere la sensazione che il suo sarà un Pontificato breve, ma afferma anche di potersi sbagliare. All'intervistatrice che accenna all'eventualità di un ritiro per limiti di età, come avviene per i vescovi, il Papa risponde di non condividere una simile evenienza per la figura del Pontefice - definisce il Papato una grazia speciale - ma dice anche di apprezzare la strada aperta da Benedetto XVI riguardo alla figura del Papa emerito. Una scelta coraggiosa la definisce, come coraggiosa fu la decisione di avere reso pubblica la gravità degli abusi commessi da alcuni membri della Chiesa contro i bambini e la necessità di prendersi cura delle vittime. Lo stesso Francesco ne ha ricevute sei in Vaticano e la Commissione istituita ad hoc in Vaticano ha proprio lo scopo di prevenire e tutelare i bambini.Clericalismo e riforma della CuriaIl Papa ne parla con franchezza quando critica l’incapacità del clero di coinvolgere i laici a causa di un eccessivo clericalismo. Il Pontefice che è venuto dall’altra parte del mondo tocca tutti i temi che hanno caratterizzato i suoi due anni di Pontificato, primo tra tutti l’attenzione ai poveri e ai diseredati. E poi il lavoro di riforma della Curia, non tanto la forma di quella che definisce l’ultima corte d’Europa, ma la sostanza. Ogni cambiamento inizia dal cuore - spiega il Papa - e comporta una conversione nel modo di vivere. Una conversione che coinvolge la stessa figura del Pontefice e che è alla base dei fuori protocollo che tanto entusiasmano il popolo di Dio.