Il Decreto. Il Papa commissaria Caritas Internationalis per "migliorare la missione"
Il cardinale Tagle
Papa Francesco commissaria Caritas Internationalis (CI). Un provvedimento drastico, annunciato oggi con un decreto firmato lunedì, preso per favorire il “rinnovo” dell’istituzione. Lo scopo è “migliorare” l’espletamento della “missione” attraverso “una revisione dell’attuale assetto normativo al fine di renderlo più adeguato alle funzioni statutarie dell’Ente, nonché preparare quest’ultimo alle elezioni da svolgersi durante la prossima Assemblea Generale” prevista per il prossimo maggio.
Commissario straordinario è stato nominato Pier Francesco Pinelli che potrà dirigere CI “con tutti i poteri di governo, a norma del diritto comune e degli Statuti e del Regolamento dell’Ente e con piena facoltà di derogare a questi ultimi, qualora lo ritenesse opportuno o necessario”.
Con il Decreto cessano quindi dai rispettivi incarichi i membri del Consiglio di Rappresentanza e del Consiglio Esecutivo, il Presidente e i Vice Presidenti, il Segretario Generale, il Tesoriere e l’Assistente Ecclesiastico. Mentre Pinelli verrà coadiuvato nelle sue funzioni dalla spagnola Maria Amparo Alonso Escobar, attuale responsabile dell’advocacy di CI, e supportato dal gesuita portoghese Manuel Morujão “per l’accompagnamento personale e spirituale dei dipendenti”.
Per la preparazione della prossima Assemblea Generale sarà poi affiancato dal cardinale Luis Antonio Tagle, finora presidente dell’istituzione, che “si occuperà particolarmente di curare i rapporti con le Chiese locali e con le Organizzazioni Membro di Caritas Internationalis”.
Il Commissario straordinario, afferma infine il Decreto, “agirà d’intesa con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI)”, che secondo la Costituzione apostolica della Curia Romana Praedicate Evangelium è competente nei confronti di CI.
E proprio un distinto comunicato stampa di questo Dicastero fornisce ulteriori elementi sul provvedimento pontificio. In esso si spiega che in quest’anno il DSSUI ha commissionato “una verifica dell’organizzazione e del benessere lavorativo del Segretariato Generale di CI e l'allineamento con i valori cattolici della dignità umana e del rispetto per ogni persona”. La verifica è stata effettuata “da una commissione di esperti indipendenti”. Oltre a Pinelli, ne hanno fatto parte don Enrico Parolari e Francesca Busnelli, entrambi psicologi. La nota spiega che “è stato invitato a partecipare alla verifica il personale di CI, ma anche ex dipendenti e collaboratori”.
Dal lavoro svolto, viene specificato, “non sono emerse evidenze rispetto a cattiva gestione finanziaria o comportamenti inappropriati di natura sessuale”, ma “al tempo stesso sono state evidenziate tematiche e aree che richiedono attenzione urgente”. Inoltre “sono state rilevate carenze relative alle procedure di gestione con effetti negativi anche sullo spirito di squadra e sul morale del personale”.
“Negli anni più recenti abbiamo visto aumentare notevolmente i bisogni delle molte persone che Caritas assiste, ed è indispensabile che Caritas Internationalis sia ben preparata ad affrontare queste sfide”, è il commento del cardinale gesuita Michael Czerny, prefetto del DSSUI, riportato nel comunicato.
Il nuovo commissario Pinelli, spiega la nota del DSSUI, “è un professionista laureato in Ingegneria con un modo di procedere più umanista che tecnico, che utilizza per risolvere contesti complicati, rimboccandosi le mani con professionalità e buon senso per immergersi nei problemi da cui far emergere e valorizzare gli aspetti positivi e correggere ciò che non funziona”.
Pinelli, “formato nella spiritualità ignaziana, sin da giovane è stato attivo nell’ambito del volontariato nel recupero dalle tossicodipendenze, nella cooperazione allo sviluppo, nel sostegno alle opere missionarie e nella catechesi”.
Intervistato da Vatican News a margine dell'assemblea plenaria di Caritas Internationalis, lo stesso Pinelli ha detto di aver accolto l'incarico con "uno spirito di servizio" e ha spiegato che la sua intenzione, in questo nuovo ruolo, e' di "voler, insieme a tutte le persone di Caritas Internationalis, avviare processi di riconciliazione e di miglioramento che possano portare frutti nel lungo periodo per questa associazione che vive da 70 anni". Si tratta quindi di un rilancio di Caritas Internationalis? Per l'amministratore temporaneo si tratta piuttosto di "un check-point per migliorare cio' che di ottimo gia' esiste". Lui dice di approcciarsi "con serenità e umiltà" a questo nuovo servizio e spiega che il primo obiettivo sarà quello di "lavorare insieme" con le persone del Segretariato e tutti coloro che partecipano attivamente alla vita di Caritas "per costruire un clima di fiducia e collaborazione".