Papa Francesco ha ricevuto stamani
in udienza nell'Aula Paolo VI circa 7.000 nonni e nonne partecipanti alla festa loro dedicata, organizzata dall'Associazione Nazionale Lavoratori Anziani (Anla) e dalla federazione Senior Italia FederAnziani.Al suo ingresso, il Papa è stato accolto da una grande ovazione e prima di salire sul palco si è intrattenuto a salutare molti degli anziani presenti. Indirizzi di saluto sono stati rivolti al Pontefice da
Roberto Messina, presidente di Senior Italia FederAnziani, e da
Antonio Zappi, presidente dell'Anla.Nel suo discorso Francesco ha riconosciuto agli anziani un ruolo importante "nella Chiesa e nella società". E ha esortato tutti a costruire una società più inclusiva dove gli anziani non siano considerati “improduttivi” ma testimoni preziosi “della cultura della vita”.Su
Radio Vaticana un'ampia sintesi del discorso del Papa."In un mondo come quello attuale, nel quale
sono spesso mitizzate la forza e l'apparenza - ha ricordato papa Francesco -, voi avete la missione di testimoniare i valori che contano davvero e che rimangono per sempre, perché sono inscritti nel cuore di ogni essere umano e garantiti dalla Parola di Dio".Il Papa ha osservato che
anche lui rientra nella categoria degli anziani: "Proprio in quanto persone della cosiddetta terza età voi, o meglio noi - perché anch'io ne faccio parte -, siamo chiamati a operare per lo sviluppo della cultura della vita, testimoniando che ogni stagione dell'esistenza è un dono di Dio e ha una sua bellezza e una sua importanza, anche se segnate da fragilità".Il Pontefice ha ricordato il
ruolo fondamentale dei nonni nei Paesi dove la fede cristiana viene ostacolata: "Nei Paesi che hanno subito una grave persecuzione religiosa, sono stati i nonni a trasmettere la fede alle nuove generazioni, conducendo i bambini a ricevere il battesimo in un contesto di sofferta clandestinità".Tra i
nonni era
presente anche una ultracentenaria.
Maria Bernacchi,
104 anni, per gli amici "nonna Mariuccia", ha coronato il sogno
di incontrare il Pontefice. "È stata lei - racconta
l'
Osservatore Romano - il simbolo dell'incontro del Pontefice, perché,
come ha detto Roberto Messina, presidente di Senior Italia
Federanziani, salutando papa Francesco, 'la vita dell'anziano è un
valore, anche nella condizione di fragilità che spesso a essa si
accompagna e deve ispirare accoglienza e curà".
"L'udienza con il Pontefice - racconta ancora il quotidiano della
Santa Sede - è stata preceduta da una festa organizzata dalla
Federanziani insieme all'Associazione nazionale lavoratori anziani
(Anla). Due ore di canti e musica guidati dal coro della diocesi di
Roma con il maestro Marco Frisina, e soprattutto di testimonianze
offerte per reagire alla cultura dello scarto".