Il videomessaggio. Papa Francesco: l'Europa si unisca contro i muri
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Europa ha bisogno di cambiamento, ripartire da patrimonio cristiano
L’Europa, prosegue il videomessaggio, “si trova in un mondo complesso e fortemente in movimento, sempre più globalizzato e, perciò, sempre meno eurocentrico”. Una situazione che richiede “coraggio” per affrontare queste sfide epocali:
“Abbiamo bisogno di un cambiamento! L’Europa è chiamata a riflettere e a chiedersi se il suo immenso patrimonio, permeato di cristianesimo, appartiene a un museo, oppure è ancora capace di ispirate la cultura e di donare i suoi testori all’umanità intera”.
Rivolgendosi ai movimenti cristiani, Francesco li ha incoraggiati a “portare alla luce testimonianze di una società civile che lavora in rete per l’accoglienza e la solidarietà verso i più deboli e svantaggiati, per costruire ponti, per superare i conflitti dichiarati o latenti”.
L’Europa rimetta al centro la persona, sia famiglia di popoli
Il Pontefice mette l’accento sulla storia dell’Europa fatta di un “continuo incontro tra Cielo e terra”, incontro “che ha da sempre contraddistinto l’uomo europeo”. E ribadisce che bisogna “tradurre i valori base del cristianesimo in risposta concreta alle sfide di un continente in crisi”:
“Se l’intera Europa vuol essere una famiglia di popoli, rimetta al centro la persona umana, sia un continente aperto e accogliente, continui a realizzare forme di cooperazione non solo economica ma anche sociale e culturale”.
Cristiani siano seme di speranza per l’Europa
Dio, prosegue il Papa, “porta sempre novità” e bisogna essere aperti alle sue sorprese. “Fate che le vostre case, comunità, e città – riprende – siano laboratori di comunione, di amicizia e di fraternità, capaci di integrare, aperti al mondo”:
“Insieme per l’Europa? Oggi è più necessario che mai. Nell’Europa di tante nazioni, voi testimoniate che siamo figli dell’unico Padre e fratelli e sorelle tra di noi. Siete un seme di speranza prezioso, perché l’Europa riscopra la sua vocazione di contribuire all’unità di tutti”.