Gmg 2016. Il Papa a Cracovia: il mondo in guerra, non di religione ma per il potere
Mimmo Muolomercoledì 27 luglio 2016
Il Papa, lo scenario di «guerra» di questi giorni, i giovani. La prima giornata della visita in Polonia di Francesco ha messo subito in fila, gli uni accanto agli altri, i temi e i protagonisti della tragica attualità e dell'evento che, fino a domenica si svolgerà tra le vie di Cracovia. Del resto l'intreccio tra l'entusiasmo di quanti sono arrivati qui da ogni parte del mondo per la Gmg2016 e il dolore per il sangue quotidianamente versato in Europa, in Medio Oriente e in Africa sono difficilmente separabili. Perciò hanno giustamente colpito le prime parole del Pontefice all'inizio del viaggio. «Il mondo è in guerra. Una guerra a pezzi, ma non una guerra di religione. Le religioni vogliono la pace, la guerra la vogliono gli altri». Ma ancora di più deve indurre alla riflessione la pennellata sui giovani e sulla speranza che papa Bergoglio ha disegnato sulla tela della Gmg, fin da ieri. Giovani e speranza. Il Papa si aspetta molto in questo senso e a chi è abituato a pensare che sia il Papa a dover dire qualcosa alle nuove generazioni, le sue parole appaiono già spiazzanti. Lo stesso Francesco, in sostanza, vuole sentire dai giovani una parola di speranza.Speranza per non rassegnarsi alle paure e alle chiusure alimentate dal terrorismo e che a loro volta lo alimentano. Perciò, il discorso del Pontefice di fronte alle massime autorità polacche e al corpo diplomatico, è un potente invito ad accogliere quanti fuggono dalle guerre e dalla povertà, non a caso pronunciato in quella parte d'Europa politicamente più refrattaria a questi atteggiamenti. Speranza, inoltre, per costruire un mondo diverso da quello che i terroristi vorrebbero spietatatamente e violentemente imporre a tutti. Un mondo, insomma, governato dalla misericordia e non dall'odio.
Questa prima giornata, dunque, ha già fatto intuire quali saranno i temi portanti delle altre tappe di questa visita. Non senza tenere un occhio attento a quello che succede nel mondo. Ma con la mente rivolta soprattutto al messaggio di pace, di amore e di fraterna convivenza che la Gmg del resto porta inscritto nel suo stesso dna. E giovedì, seconda giornata, si entra nel vivo. Al mattino la Messa al santuario di Czestochowa, la roccaforte della fede polacca, così caro a san Giovanni Paolo II. Nel pomeriggio la festa dell'accoglienza al parco Blonia, il primo contatto tra il Papa e i giovani, dopo l'assaggio dell'affaccio di mercoledì sera dalla finestra dell'episcopaio che fu del Papa santo. Parleranno i giovani, parlerà Francesco, entrambi si ascolteranno. Con la speranza che restino i soli protagonisti sulla scena. E che anche chi in queste settimane ha seminato morte e terrore ne venga in qualche modo contagiato.