Caritas internationalis “è diversa dalle altre agenzie sociali perché è un organismo ecclesiale e condivide la missione della Chiesa”: lo ha ribadito oggi Benedetto XVI ricevendo in udienza gli oltre 300 partecipanti all’assemblea generale di Caritas internationalis, nel 60° anniversario dalla fondazione. “Se paragonata con molte istituzioni ecclesiali e associazioni che si dedicano alla carità, la Caritas si differenzia; nonostante la varietà delle forme canoniche delle agenzie nazionali, tutte offrono un notevole aiuto ai vescovi nel loro esercizio pastorale della carità”. “Questo comporta - ha proseguito il Papa - una particolare responsabilità ecclesiale: quella di lasciarsi guidare dai pastori della Chiesa”. Da quando Caritas internationalis ha “un profilo universale ed è canonicamente una persona giuridica, la Santa Sede ha anche la responsabilità di seguire e supervisionare le sue attività, per assicurare che l’attività umanitaria e caritativa, ed il contenuto dei suoi documenti, siano pienamente in accordo con la Sede apostolica e il magistero della Chiesa, e sia amministrata in maniera competente e trasparente. Questo tratto distintivo è la forza di Caritas internazionalis, ciò che la rende effettivamente unica”.Benedetto XVI ha sottolineato l’importanza del ruolo della Caritas a livello internazionale, nel suo lavoro di advocacy a difesa dei poveri, basato sugli “insegnamenti cattolici ed impegnato nella difesa della dignità di tutta la vita umana”, per non correre il rischio “di cadere preda di pericolose ideologie”. Per i suoi legami con la Chiesa universale e le Chiese locali, la Caritas è chiamata “a portare il messaggio della Chiesa alla vita politica e sociale internazionale”: “Nella sfera politica - e in tutte quelle aree che riguardano direttamente le vite dei poveri - i fedeli, in particolare i laici, usufruiscono di un ampio margine di libertà. Nessuno può rivendicare di parlare ‘ufficialmente’ a nome dell’intero laicato, o di tutti i cattolici. D’altra parte, tutti i cattolici, e in genere tutti gli uomini e le donne, sono chiamati ad agire con coscienze purificate a cuori generosi nella decisa promozione di questi valori, che ho spesso definito ‘non negoziabili’”. Caritas internationalis, ha ricordato il Papa, “è chiamata a lavorare per convertire i cuori delle persone aprendosi verso tutti i fratelli e sorelle” e ad “agire per il bene comune, dando generosamente il meglio di sé nel servizio ai fratelli e alle sorelle, specialmente i più bisognosi”.