Cracovia 2016. Gmg, Papa Francesco a Auschwitz\LIVE «Signore, perdona per tanta crudeltà»
venerdì 29 luglio 2016
11.15 Francesco e rientrato all'arcivescovado di Cracovia.
11.00 Francesco saluta 12 "giusti delle nazioni", non ebrei
che salvarono singoli o famiglie ebree durante la persecuzione
nazista, ufficialmente riconosciuti tali dal memoriale della
Shoah di Gerusalemme, lo Yad Vashem: Maria Jamro Augustyn, Anna
Stupnicka Bando, Miroslawa Gruszczynska, Lucja Jurczak, Witold
Lisowski, Maria Bozek Nowak, Irena Krzysztalowska Sanderska -
Rzonca, Alicja Szczepaniak Schnepf, Stanislaw Swierczewski, Józef
Walaszczyk, Ryszard Zielinski, Tadeusz Burchacki. Erano presenti
anche suor Matylda Getter, in rappresentanza delle francescane
che salvarono 500 bambini del ghetto di Varsavia, e un parroco di
un paese dove viveva la famiglia cattolica Ulma che fu
sterminata, tutti compresi i bambini, per aver ospitato ebrei, e
per i quali è stata avviata una causa di beatificazione.
10.50 Nonostante ci siano più di mille ospiti, per tutto il momento della preghiera nel campo c'è stato un silenzio surreale. Il Papa è passato da solo davanti ad alcune lapidi commemorative e si è raccolto in preghiera. Quindi ha acceso una lampada. Il silenzio è stato rotto dal canto, in ebraico, del salmo 130 (De profundis) del rabbino capo della Polonia.
10.35 Papa Francesco è arrivato al campo di concentramento di Birkenau. Qui sono previsti ancora momenti di silenzio e l'incontro del Papa con venticinque "giusti delle nazioni", persone che hanno messo a rischio anche la propria vita per aiutare gli ebrei in quel momento di persecuzione.
10.15 Papa Francesco ha lasciato il campo di Auschwitz uscendo a piedi dall'arco d'ingresso e si sta spostando in quello di Auschwitz II-Birkenau, dove incontrerà 25 Giusti delle nazioni mentre il rabbino capo della Polonia canterà in ebraico il salmo 130, il De profundis.
10.10 "Signore abbi pietà del tuo popolo, Signore perdona per tanta crudeltà". Lo ha scritto Papa Francesco sul libro d'Onore del campo di Auschwitz.10.00Una lampada votiva è il dono di Papa Francesco al museo di Auschwitz.
La lampada con stemma in argento dorato, opera dei fratelli Savi, è
costituita da una base in legno di noce tornito, che si ispira al
reticolato del campo di concentramento ormai eroso dal tempo, "quale
rappresentazione del potere che arriva a teorizzare la supremazia
sull'uomo e sulla natura", spiegano gli artisti.
Tra queste macerie prendono vita la flora e la fauna, "a voler
significare il riscatto della Storia umana ormai fecondata dalla
Pasqua di Cristo". Da qui l'ideale Cuore di Gesù che è sostenuto dal
porta lampada, "su cui arde il fuoco della Carità che sospinge la
testimonianza cristiana nel mondo verso il compimento del Regno".
9.53 Papa Francesco depone una candela accesa donata da un ebreo sopravvissuto davanti all'ingresso del Blocco 11, e fa tappa nella cella della fame, la cella del martirio di padre Massimiliano Kolbe, offertosi di morire in cambio di un padre di famiglia accusato di cospirazione. Proprio il
santo, nella cella sotterranea dove era stato "murato", aveva
inciso, graffiando, una croce su una parete. Davanti a questa
croce Francesco si è
fermato a pregare ancora in silenzio, seduto su una sedia. 9.45 Davanti ad uno dei "blocchi" dove
erano uccisi gli internati con le "docce a gas", il Papa ha
salutato 11 sopravvissuti. L'ultimo gli ha consegnato una
candela con la quale Francesco ha acceso una lampada.
9.40 Papa Francesco nel campo di
concentramento di Auschwitz si è seduto su una panchina
all'esterno. Mani giunte, a tratti anche con il capo chino e gli
occhi chiusi, ha pregato da solo in silenzio per diversi
minuti.l Papa prosegue la
propria visita nel lager di Auschwitz, in Polonia, come un
pellegrinaggio personale. Prima di riprendere il percorso, a bordo di una
piccola vettura aperta, Francesco si è avvicinato ad una forca in
ferro dove venivano impiccati i prigionieri e ha baciato uno dei
pali.
9.25 Papa Francesco è entrato da solo, a piedi, nel lager di Auschwitz, alle 9.15, con un pò di anticipo sul calendario previsto, camminando lentamente sotto la nota scritta in ferro "Arbeit macht frei", il lavoro rende liberi, che contrassegna l'ingresso nel campo di concentramento nazista in Polonia. Francesco, poi raggiunto dal seguito, è salito su un veicolo per
giungere alle camerate dove erano detenuti i prigionieri.
9.20 Francesco è arrivato nel campo di concentramento di Auschwitz, ad Oswiecim, a circa 70 chilometri da Cracovia dove si svolge la Gmg. Secondo quanto annunciato precedentemente dallo stesso pontefice questa visita si svolgerà con un momento di silenzio. Il Papa scenderà anche nella cella dove è morto il francescano polacco san Massimiliano Kolbe.