«Oggi spetta a voi, fratelli e sorelle - ha detto il Papa durante l'omelia nella parrocchia di Sao Paulo a Luanda, nella seconda giornata di visita in Angola, ricordando i primi missionari portoghesi sbarcati nell'Africa sub-sahariana 500 anni fa - di offrire Cristo risorto ai vostri concittadini». «Tanti di loro vivono - ha spiegato - nella paura degli spiriti, dei poteri nefasti da cui si credono minacciati; disorientati, arrivano al punto di condannare bambini della strada e anche i più anziani, perchè, dicono, sono stregoni». «Chi può recarsi da loro ad annunciare - si è chiesto - che Cristo ha vinto la notte e tutti quegli oscuri poteri?». Qualcuno obietta che la Chiesa cattolica dovrebbe convivere pacificamente con queste tradizioni rispettandone l'autenticità». Ma ha continuato il Papa, «Se noi siamo convinti e abbiamo fatto l'esperienza che, senza Cristo, la vita è incompleta, le manca la realtà fondamentale, dobbiamo essere convinti - ha esortato - anche del fatto che non faccia ingiustizia a nessuno se gli presentiamo Cristo e gli diamo la possibilità di trovare, in questo modo, anche la sua vera autenticità, la gioia di aver trovato la vita». «Anzi - ha concluso - dobbiamo farlo, è un obbligo nostro offrire a tutti questa possibilità di raggiungere la vita eterna».