"Migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale; bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate; persone massacrate; violenze di ogni tipo; distruzione dappertutto; distruzione di case, di patrimoni religiosi, storici e culturali". Il Papa ricorda con precisione e dolore, scandendo le parole specialmente quando cita i bambini, ciò che sta accadendo in Iraq e che "lascia increduli e sgomenti". E rinnova appelli a un "efficace soluzione politica a livello internazionale e locale" che "possa fermare questi crimini", e ammonisce: "non si porta l'odio in nome di Dio, non si fa la guerra in nome di Dio". Angelus domenicale davanti a alcune decine di migliaia di persone in piazza San Pietro. Papa Francesco continua il suo pressing di preghiera e denuncia per la situazione creata in Iraq dal Califfato islamico, e lo fa dopo l'appello lanciato giovedì e i tweet dei giorni scorsi, che in gran parte riprendevano gli appelli pubblici.Domenica papa Francesco ricorda anche Gaza, dove, dice, "dopo una tregua è ripresa la guerra, che miete vittime innocenti e non fa che peggiorare il conflitto tra israeliani e palestinesi". Nel mezzo del suo appello, poi, fa una lunghissima pausa di preghiera silenziosa, dopo aver invitato la piazza a pregare con lui.Per l'Iraq, inoltre, ringrazia "coloro che stanno portando soccorso a questi fratelli e sorelle" e ricorda la sua decisione, "per meglio assicurare la mia vicinanza a quelle care popolazioni" di inviare in Iraq il cardinale
Fernando Filoni. In serata riceve il cardinale a Santa Marta e gli affida "le sue personali indicazioni per la missione, affidandogli anche una somma da impiegare per aiuti urgenti alle persone più colpite, come segno della concreta solidarietà del Papa". Filoni è atteso in Iraq per oggi, lunedì.Il pressing papale è di tutta la Chiesa: vi sono associati i cattolici italiani, dalle Comunità di vita cristiana a Azione cattolica, mentre la Chiesa italiana prepara la giornata di preghiera per la pace il 15 agosto. Anche ieri i tweet dell'account del Papa hanno accompagnato la sua richiesta di preghiera, attenzione e soluzioni per l'Iraq.