"Francesco apprezza e ammira quello che
ha fatto Benedetto in questo campo e desidera continuare". Il
portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha risposto così
alle critiche rivolte al Papa per aver dedicato poco spazio al
tema della pedofilia in un'intervista. Nella dichiarazione
riportata dal sito "Il Sismografo", padre Lombardi precisa
di aver sentito dire dal Pontefice stesso, che "è grato a
Benedetto per aver fatto i passi per la punizione dei
colpevoli, per il riconoscimento delle responsabilità e colpe
degli ecclesiastici e della Chiesa, per l'attenzione alle
vittime, per il rinnovamento di norme, per l'impegno di
monitoraggio e prevenzione, e tutto quello che sappiamo".Inoltre, "nella risposta, anche se
brevissimamente, il Papa parla della profondità delle ferite
degli abusi tremendi". In concreto, chiarisce Lombardi,
Francesco intende continuare a percorrere la "strada aperta da
Benedetto". E "la Commissione che è stata annunciata intende
essere un passo ulteriore, perché intende guardare anche in
avanti, mettendo impegno per la protezione dei minori in modo
propositivo e proattivo nel contesto della Chiesa, ma non solo,
ma anche nella società, dove le questioni della protezione dei
minori sono grandissime, come il Papa ha detto pure nella sua
breve risposta". "Queste - ha ricordato Lombardi - sono in
pratica le cose che sono state annunciate a dicembre e
rimangono valide anche se non sono ancora passate alla
realizzazione con il previsto coinvolgimento di laici e laiche
esperti".Quanto alla critica rivolta al Papa
perché la Commissione "non si è ancora realizzata", Lombardi
risponde con il fatto che "l'insieme delle istituzioni vaticane
è stato messo in forte movimento nel corso di quest'anno, e
non si può parlare ancora di un nuovo ordine stabile dei
rapporti fra di esse, delle loro rispettive competenze". "E
questo - scrive il gesuita - fa comprendere il tempo che si
impiega per mettere in piedi in questa situazione una
Commissione veramente nuova nelle sue competenze". In ogni
caso, "nonostante il tempo trascorso dall'annuncio non vi è
motivo di dubitare che la Commissione arriverà in porto". "Io
- assicuro - lo attendo e lo spero con tutto il cuore e so di
persone esperte molto qualificate che sono state contattate in
forma esplorativa per averne la eventuale disponibilità. E mi
attendo che anche la Commissione saprà proporre al Papa
iniziative adatte a dare un vero impulso ampio nella Chiesa per
la tutela attiva dei minori".
Infine, "quanto al tono 'difensivo' e di giustificazione di
alcune parole del Papa nella breve risposta, credo che vanno
comprese come riconoscimento del fatto che tanti nella Chiesa
per fortuna si sono impegnati per riparare gli errori e le
mancanze del passato, e questo molte volte non è stato
riconosciuto oggettivamente, ed è per loro frustrante mentre
vanno incoraggiate sulla difficile strada". "Allo stesso tempo
- conclude padre Lombardi - è chiaro che c'è ancora un
compito immenso da fare per il passato, per il presente e ancor
più per il futuro". E tutto questo "il Papa lo sa bene".