VERSO IL CONCLAVE. Oggi tutti gli «elettori» presenti in Vaticano
Nel briefing giornaliero con i giornalisti accreditati in Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi ha spiegato in questo modo perché – come del resto era stato detto fin dall’inizio – sarà necessario attendere ancora oggi o forse anche domani per sapere con certezza la data d’inizio del Conclave chiamato a eleggere il successore di Benedetto XVI. Del quale, ha aggiunto il portavoce, la quarta Congregazione di ieri ha iniziato a delineare «attese e profili» ma, chiaramente, «non il nome». Nella mattinata infatti, ha spiegato Lombardi, iniziata con gli auguri di buon compleanno rivolti dal decano Angelo Sodano a tre porporati (Walter Kasper ha compiuto 80 anni, Francesco Coccopalmerio, 75, e Julio Terrazas, 77) si è parlato della Chiesa nel mondo di oggi, della nuova evangelizzazione, dei rapporti tra Santa Sede e dicasteri, con diciotto cardinali che hanno preso la parola – ciascuno per circa cinque minuti – portando così il totale degli interventi fino a oggi a cinquantuno. Quello che «si sente molto bene nel Collegio cardinalizio», ha proseguito Lombardi, è «la volontà di una preparazione adeguata, seria, approfondita, non affrettata». Per questo, anche, «in questa situazione non è ancora parso opportuno porre la votazione sulla data del Conclave, che potrebbe essere sentita da buona parte del Collegio dei cardinali come una certa forzatura, rispetto alla dinamica di riflessione e di maturazione da parte del Collegio», oltre, appunto, una corta di mancanza di cortesia nei confronti di quanti ancora sono assenti. Ma, è stato chiesto, ci sarà già il nuovo Papa a Pasqua? «Nell’attesa comune – è stata la risposta – si pensa che è probabile che ci sia», chiaramente si tratta di «un desiderio, un’opinione, non una certezza, lo sapremo solo quando vedremo il nuovo Papa affacciarsi dalla Basilica di San Pietro». Lombardi ha quindi ancora ribadito che «è tradizionale» che cresca la «linea di riservatezza» dei cardinali, a mano a mano che ci si avvicina al Conclave. Con ciò, secondo il portavoce, si spiega anche la decisione presa ieri dai porporati statunitensi di annullare il terzo, previsto briefing con la stampa: «Non ho da dare indicazioni sul modo in cui comportarsi con la stampa, è compito dei cardinali nelle Congregazioni, in cui sono responsabili insieme: devono essere loro a guidare il cammino verso la meta dell’elezione del nuovo Pontefice nel Conclave». Del resto, ha aggiunto, il «cammino verso il Conclave è una situazione particolare: non è un convegno o un Sinodo, in cui si danno la maggiore quantità di informazioni possibili, ma un cammino in cui il Collegio cardinalizio fa la sua riflessione per giungere alla decisione, in coscienza di ognuno dei membri, sull’elezione per il nuovo Pontefice». Per questo, dunque, il «clima di notevole riservatezza» che c’è «garanzia di libertà spirituale».
Quanto alla "lista di proscrizione" con i nomi di dodici cardinali che costituirebbero, secondo l’Associazione vittime degli abusi sessuali (Snap) «la scelta peggiore per i bambini», il commento di Lombardi è stato secco: «Crediamo che non tocchi a Snap dire chi deve venire in Conclave, né dare una qualifica ai cardinali: dipende dai cardinali stessi giudicare chi è adatto a fare il Papa senza bisogno di chiedere consiglio a Snap». Nel corso del briefing di ieri è stato infine presentato un filmato, diffuso dal Centro televisivo vaticano, che mostra i preparativi in corso per predisporre al Conclave la Cappella Sistina, chiusa ai visitatori da martedì scorso. I lavori, iniziati con una bonifica alla ricerca di eventuali apparati elettronici di ascolto (bonifica che sarà ripetuta ancora alla fine dei lavori), mostra la sopraelevazione del pavimento dove verrà sistemato il grande tavolo per accogliere i cardinali durante le votazioni, e le due stufe già approntate, una per bruciare le schede e, l’altra, per produrre le fumate che annunceranno l’esito delle votazioni.