Riaperta a Noto la chiesa barocca del Santissimo Crocifisso. Dopo un lungo periodo di lavori, per consolidamento e restauro, il luogo di culto, nel cuore del piano alto della città siciliana, ha riaperto le sue porte. Una celebrazione solenne presieduta dal vescovo, Salvatore Rumeo, ha sottolineato l'importanza dell'avvenimento.

La chiesa del Santissimo Crocifisso è uno degli edifici di culto di Noto più ricchi di opere d’arte ed è seconda per estensione e storia solo alla Cattedrale.

La progettazione della chiesa viene attribuita al famoso architetto Rosario Gagliardi ed i lavori per la sua costruzione si sono svolti in fasi successive, tra il 1715 e il 1730.

La chiesa del Santissimo Crocifisso a Noto - Wikimedia Commons

Nell’antica città di Netum questa chiesa era oggetto di un’attenzione particolare perché, al suo interno, era custodita un’antica immagine del Crocifisso dipinta su tavola, che la tradizione attribuiva all’evangelista Luca. Il dipinto era considerato miracoloso e, per questo, la chiesa era molto frequentata da pellegrini provenienti da ogni parte della Sicilia.

Dalle macerie del terremoto del 1693 vennero recuperati solo il volto e alcuni frammenti del torace, attualmente esposti all’interno della chiesa.

Nella cappella alla destra del transetto, si trova l’opera d’arte più importante della chiesa, la bellissima statua della Madonna della Neve scolpita in marmo da Francesco Laurana nel 1471.

Profondamente emozionato, Rumeo ha esclamato: “Questa chiesa del Santissimo Crocifisso sia tempio vivo, illuminato dalla Parola di Dio, ascoltata e condivisa; sia tempio vivo edificato dalla carità fraterna: coltiviamo sentimenti di amorevole pazienza gli uni verso gli altri”.

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Un momento della cerimonia della riapertura al culto della chiesa del Santissimo Crocifisso a Noto - Collaboratori