Chiesa

Lunedì dello spirito. No, la preghiera non è mai una fuga dalla realtà

Riccardo Maccioni lunedì 24 giugno 2024

Il sole al tramonto aiuta la riflessione

Una delle accuse che viene mossa a chi coltiva la vita dello spirito è quella di voler fuggire dalla realtà, cercando riparo in una dimensione parallela, popolata da storie e immagini suadenti al limite del romanticismo zuccheroso e sentimentale. Niente di più sbagliato. È esattamente il contrario. La preghiera, quando autentica, si immerge pienamente nell’oggi, facendosi carico anche dei dolori e delle miserie che appesantiscono il nostro quotidiano. In questa sua riflessione, la teologa ed eremita Adriana Zarri (1919-2010) si fa appunto interprete del timore di ridurre la vita spirituale a un raccontino infantile. Di qui l’invito-invocazione: viviamo il mondo così com’è, proviamo a cambiarlo da dentro, senza scappare lontano.

«Teologi, non vi preoccupate
d’immaginare un paradiso così etereo
che io non ho più voglia
di andarci.
E voi, pittori,
non dipingete ali di angeli
in vortici esangui di azzurro,
ma dipingete questa terra
con le sue nebbie e le sue nuvole,
le sue stagioni e le sue strade
cementate di fango.
Il sole che tramonta nella nebbia
mi sta bene così;
la luna che scompare dietro al monte
mi sta bene così.
La primavera, l’estate, l’inverno, la neve:
la terra verde, la terra gialla, la terra bianca,
mi sta bene così».