«Aspettando Francesco», sullo sfondo piazza del Plebiscito, la sede dell’incontro con la città e, in primo piano, il Papa: ecco il titolo e l’immagine scelti per il sussidio, preparato dall’arcidiocesi di Napoli, e distribuito, ieri mattina, presso la Curia arcivescovile a parrocchie, associazioni, scuole, istituti religiosi. Mancano due mesi all’attesa visita pastorale del 21 marzo, mentre per molti è ancora vivo il ricordo delle visite di Giovanni Paolo II (ottobre 1979 e novembre 1990) e Benedetto XVI (ottobre 2007). Napoli «attende ora Francesco che – ha sottolineato il cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe – ci confermi nella fede e ci sproni a continuare nel riscatto umano, sociale e cristiano di cui la nostra città ha bisogno ». Perciò, il sussidio, diffuso in cinquemila copie, «ci vuole accompagnare nella preparazione, ma soprattutto – ha chiarito don Pasquale Incoronato, direttore del servizio diocesano di pastorale giovanile, che ha presentato la pubblicazione – ha l’intento di predisporre il nostro cuore ad accogliere con docilità quanto ci dirà il Papa e a far in modo che ciò trovi continuità nella nostra vita». «Un lavoro di comunione – aggiunge – e la scelta di una metodologia che parte dalla Lettera pastorale del cardinale Sepe 'Dar a mangiare agli affamati' e si sviluppa attraverso schede per gruppi ecclesiali e per scuole». Le schede partono dal sussidio catechistico diocesano 'Andate in città'; dove destinatari, temi e linguaggi sono stati calibrati per raggiungere e sensibilizzare tutti. A Napoli i bisogni che attendono di essere 'sfamati' sono ben chiari : la giustizia, il pane, il futuro. Il materiale offerto per la riflessione segue questi tre temi conduttori. Per i giovani si è puntato su una grafica molto accattivante: colori, linguaggio, testimonianze, storie. Così per gli studenti si parla di 'selfie' (autoscatti), in modo da avvicinarsi ad un linguaggio riconoscibile alle nuove generazioni. Per ogni scheda sette passaggi: una introduzione, un brano biblico con breve catechesi, racconti, link video-musicali, suggerimenti di itinerari artistici, interviste e un impegno da assumere. Ecco allora che, fame di giustizia significherà - ad esempio - riflettere a partire dal Vangelo di Matteo, sui farisei che cercano di mettere in difficoltà Gesù sulla legge umana e quella di Dio. La scheda propone, poi, la tela del giudizio di Salomone realizzata da Ribera, mentre dal punto di vista artistico si rimanda alla lettura di Eduardo de Filippo, con riferimento ad un testo tratto da 'È cosa ’e niente', e quindi allo spot di sensibilizzazione sulla questione della terra dei fuochi che esorta ad un’informazione adeguata. A conclusione, per i giovani napoletani vengono proposti indirizzi per uno stile di vita impegnata (dalla Caritas, alla pastorale carceraria, al Centro La tenda per ex tossicodipendenti) fino a concretizzare i propri impegni: primo fra tutti, incontrare e parlare con la gente; spogliarsi dai pregiudizi; denunciare i segni di morte… Dall’ascolto, alla riflessione, all’azione, per scuole e per parrocchie, le cui schede prevedono una introduzione al tema, il passo biblico, la meditazione tratta dal sussidio 'Andate in Città', un brano tratto dalla
Evangelii gaudium e, anche per le comunità, impegni di vita, affinché il 'dopo-Francesco' sia un segno tangibile di speranza e di una nuova primavera per la città e la Chiesa partenopea.