Si è spento domenica 10 agosto a Roma nella residenza dei gesuiti San Pietro Canisio (all’interno della curia dell’ordine)
padre Giovanni Rulli, classe 1918 e storica firma de
La Civiltà Cattolica. Il gesuita originario di Bovalino (Reggio Calabria) aveva da poco compiuto, il 29 luglio scorso, 97 anni. Per i fedeli lettori del prestigioso quindicinale della Compagnia di Gesù ha rappresentato un punto di riferimento per avere sempre proposto una visuale sempre attenta sul Medio Oriente e in particolare sulla questione arabo-israeliana. Numerosi sono stati i suoi saggi come
Lo Stato d’Israele (Edizioni Dehoniane, Bologna, 1998) e
Libano. Dalla crisi alla “Pax Siriana” (Società Editrice Internazionale, Torino, 1996).
Come molti gesuiti, compreso l’attuale Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, sognò anche Giovanni Rulli da giovane scolastico di diventare missionario in Giappone sulle orme di Francesco Saverio ma la sua salute cagionevole gli impedì di realizzare questo progetto.
Nel corso della sua lunga permanenza alla sede della rivista romana dei gesuiti, per oltre cinquant’anni (1953-2012) ha sempre, soprattutto nella sua veste di responsabile del settore esteri, con le sue analisi sul mondo offerto uno sguardo originale e mai banale sulle questioni nodali come quella che lui definiva “l’anomalia dello Stato d’Israele”. «Sotto la guida dell’allora direttore della rivista e oggi cardinale Roberto Tucci – rivela il direttore emerito de
La Civiltà Cattolica GianPaolo Salvini – fu uno di quei gesuiti chiamati a “svecchiare” il nostro periodico nelle linee del Concilio e di quanto voleva Giovanni XXIII cioè di una pubblicazione che parlasse con il mondo moderno. Con Rulli di questa squadra faceva parte anche il giovane e promettente gesuita Bartolomeo Sorge…». Padre Salvini rievoca inoltre un particolare sul suo illustre confratello: «Per più di 35 anni nella sua veste di responsabile del settore esteri della rivista ha “sfornato” le cronache più delicate che toccavano le questioni internazionali più calde: dall’Onu alla Ue, dalla Lega Araba alla Cina Popolare. Divenendo un riferimento autorevole per i suoi articoli molto dettagliati per molti esperti del settore e ovviamente per le nunziature della Santa Sede, sparse nel mondo».
Assieme ai padri Ferdinando Castelli e Giuseppe De Rosa, il gesuita Rulli ha rappresentato il nucleo storico degli scrittori emeriti della rivista che, nonostante gli acciacchi dell’età e della salute, hanno mantenuto con una catena ininterrotta di saggi, recensioni il loro legame con i lettori de
La Civiltà Cattolica, di cui era fino al 10 agosto il decano del collegio degli scrittori.
Per molti anni (fino al 2010) è stato anche membro del Consiglio dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi). Martedì 12 agosto si sono svolti i funerali nella cappella de La Civiltà Cattolica a Roma.