Noto. Addio a monsignor Scarso, per 50 anni vescovo in Brasile
Dopo un breve ricovero all'ospedale di Modica, in provincia di Ragusa, l'altro giorno è morto monsignor Giorgio Scarso, frate minore cappuccino, a lungo vescovo in Brasile. Aveva 99 anni, 77 di professione religiosa, 73 di sacerdozio e 48 di episcopato. Giorgio Scarso era nato a Modica il 18 agosto 1916. A 22 anni era entrato nell’ordine dei frati cappuccini della provincia religiosa di Siracusa e 4 anni più tardi fu ordinato sacerdote. Finita la Seconda guerra mondiale, partì con la nave per il Brasile, assecondando la sua vocazione missionaria. Arrivò nella missione di Rio de Janeiro Espiritu Santo, affidata alla Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa, dove viene nominato parroco nella città di Mantena. Ricopre questo ufficio per 20 anni, operando per la salvezza delle anime ma anche nel campo della solidarietà umana. A Mantena costruisce la chiesa madre, un ospedale, un asilo per 60 bambini poveri ed abbandonati, un ginnasio. È instancabile nella sua opera di animatore della comunità e dà persino vita ad una banda musicale. Nel 1967 viene nominato vescovo della diocesi di Patos de Minas, estesa più dell’intera Sicilia. È una diocesi grande, ma anche priva di qualsiasi infrastruttura, ove ci si sposta con enormi difficoltà. Monsignor Scarso fonda un seminario con cento posti e il giornale diocesano; fa costruire una grande sala per assemblee che chiama Casa del Padre e dà vita alla costruzione di tre lavanderie popolari, tre ambulatori dentistici, una scuola di artigianato nella città di Patrocinio e della Casa del bambino abbandonato nella città di Araxà. Si batte, con successo, affinché Patos de Minas abbia l’Università. Per due anni, oltre alla propria diocesi, ne regge, come amministratore apostolico, un’altra più grande, quella di Paracatù. Quando al compimento dei 75 anni presenta le dimissioni, la diocesi conta 70 sacerdoti. Diventato vescovo emerito, torna in Italia nella sua Modica e dà la sua disponibilità al vescovo diocesano per continuare a lavorare. Il vescovo di Noto lo nomina cappellano dell’ospedale maggiore di Modica dove eserciterà fino a quasi novant’anni il ministero sacerdotale in mezzo all’umanità sofferente. Gli ultimi anni della sua quasi centenaria vita li trascorre nel convento dei Frati Minori Cappuccini della sua amata città di Modica. Le esequie saranno celebrate oggi dal vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, nella chiesa di San Giorgio di Modica.