Lutto. Morto il vescovo Scopelliti, una vita per il Madagascar
Antonino Salvatore Scopelliti, vescovo emerito di Ambatondrazaka in Madagascar
Domenica mattina alle prime luci dell’alba, proprio nel giorno in cui la Chiesa celebrava la Giornata missionaria mondiale, si è spento a Reggio Calabria monsignor Antonino Salvatore Scopelliti, vescovo emerito di Ambatondrazaka (Madagascar) e religioso missionario dell’Ordine della Santissima Trinità.
Monsignor Scopelliti, ritirato per raggiunti limiti di età l’11 marzo 2015, ha offerto tutto il suo ministero sacerdotale ed episcopale a favore della popolazione malgascia. La sua prossimità agli ultimi si è manifestata in tutti i modi possibili: dalle mense ai campi da gioco, dalla costruzione di pozzi a quella delle strade.
Ha tradotto il Catechismo della Chiesa cattolica in malgascio e ha creato un ponte di fraternità e accoglienza tra l’isola dalla terra rossa e la città dello Stretto: ha stretto un patto formativo con la Chiesa reggina, inviando i candidati al sacerdozio presso il Seminario arcivescovile Pio XI.
La celebrazione delle esequie, che si è svolta ieri, lunedì, nel Duomo di Reggio, è stata presieduta dall’arcivescovo Fortunato Morrone e concelebrata dal vescovo di Teggiano- Policastro, Antonio De Luca, e dagli emeriti reggini Mondello e Morosini. Il generale dell’Ordine della Santissima Trinità, padre Luigi Buccarello, impegnato nella visita pastorale alle comunità spagnole, ha inviato un ricordo di Scopelliti: «Con la sua gioia e il suo modo semplice e umile di stare vicino alla gente, ha saputo attirare tanti a Cristo».
Anche la testimonianza di padre Leopoldo Feola, che ha sempre seguito il presule reggino, è stata molto emozionante: «Si è impegnato sempre per l’alfabetizzazione ed è riuscito a coinvolgere nel suo mandato missionario numerose congregazioni religiose: era un uomo dalla mente aperta».