Vite donate. Crema, stroncato dal coronavirus il frate missionario Aligi Quadri
Fra Aligi Quadri
È morto il 21 ottobre, dopo aver dato segnali di miglioramento. Fra Aligi Quadri, cappuccino di 83 anni, è la prima vittima del Covid tra i consacrati presenti in diocesi di Crema. Originario della bergamasca, collaboratore parrocchiale nella comunità dei Sabbioni, alle porte della città, era conosciuto soprattutto per il suo ministero di confessore. Eppure, il cuore della sua vita umana e sacerdotale ha battuto in Brasile, dove è stato missionario tra il 1957 e il 2012: prima come maestro dei novizi e degli studenti dell’Ordine, poi come parroco nella provincia del Maranhão Parà a Porto Franco.
A livello del Brasile sarebbe una piccola parrocchia – aveva detto in un’intervista, nel 2012 – però solo la città ha 20mila abitanti, e poi c’è una parte dell’interno con 14, 15 comunità”. Qui, come durante il suo precedente incarico, fra Aligi si è dedicato con particolare cura alle adozioni a distanza. “Dove mi trovo ci sono famiglie ricche o benestanti – aveva spiegato – ma quando andiamo nella periferia della città incontriamo subito la povertà, e la miseria anche”.
Nel 2016, ormai a Crema, aveva festeggiato i 60 di professione religiosa. Nessun regalo: “Oggi si loda e si ringrazia il Signore”, aveva detto. E subito dopo: “Sono vicino al traguardo, ma sono sempre disponibile”.