Chiesa

Brescia. Morto a 102 anni don Giuseppe Treccani, 80 da sacerdote

Redazione Catholica martedì 31 gennaio 2017

Una recente immagine di monsignor Giuseppe Treccani nella "sua "Orzinuovi

Il sacerdote anima e memoria della sua diocesi

Si è spento a 102 anni – la mattina di martedì 31 gennaio - monsignor Giuseppe Treccani il più anziano sacerdote della diocesi di Brescia. Un personaggio e un prete molto amato nella sua Chiesa per il suo amore al suo ministero e per il suo apostolato attento ai semplici. Nato a Leno nel 1914 e ordinato sacerdote nel 1938, ha svolto i seguenti incarichi: curato di Castelletto di Leno (1938-1949); assistente diocesano Gioventù Femminile di Azione Cattolica (1949-1962); vice superiore della Compagnia di Sant’ Angela (1961-1981); parroco di Orzinuovi (1962-1991); parroco di Ovanengo (1987-1991). In particolare don Giuseppe è ancora ricordato nella Bassa Bresciana per aver guidato la parrocchia di Orzinuovi fino al 1991. Ma non lasciò mai Orzinuovi, offrendo il suo servizio pastorale al nuovo parroco fino a quando la salute glielo permise. Poi ha trovato l’affetto e le attenzioni della casa di riposo di Orzinuovi, dove ha vissuto gli ultimi anni fino alla morte.


Il suo testamento spirituale e il suo grazie per i suoi oltre 70 anni da prete


Il decano dei sacerdoti bresciani aveva vissuto con grande gratitudine l’aver superato – solo due anni fa – il fatidico traguardo dei 100 anni di vita. In una cerimonia ad hoc il primo a congratularsi di questo importante genetiliaco con don Treccani fu il vescovo di Brescia Luciano Monari. Sempre in quell’occasione don Treccani – in un intervista a Massimo Venturelli rilasciata al settimanale diocesano La Voce del Popolo – quasi in una confessio laudis spiegò quali fossero i doni maggiori che aveva ricevuto dall’essere sacerdote da più di 70 anni. Nel lungo colloquio – avvenuto ad Orzinuovi all’interno della residenza sanitaria assistenziale “ Villa Giardino” – aveva raccontato la sua trama di credente e di semplice curato. «Un giorno meraviglioso – fu il suo ricordo –. Quando il vescovo ha imposto le sue mani sulla mia testa sono stato pervaso da grande commozione. Finalmente potevo servire in pienezza la mia diocesi, la Chiesa bresciana». Nell’intensa intervista, -l’ultima della sua lunga esistenza,- l’anziano sacerdote torno alla radice del senso della sua vocazione e del suo servizio alla Chiesa di Brescia.« Il sacerdozio – furono le sue parole – è stato un dono prezioso che Dio mi ha fatto, un dono che nonostante tanti limiti e difficoltà cerco di conservare al meglio anche in questi anni della vecchiaia e della sofferenza fisica». Incalzato dall’intervistatore monsignor Treccani di fronte alle tante perplessità di molti giovani ad abbracciare il sacerdozio per tutta la vita non esitò a offrire la sua risposta e la sua ricetta di vita: « Alla luce della mia esperienza, di tanti anni di sacerdozio e di amore per la Chiesa – affermò in quel frangente – mi permetterei soltanto di invitare i giovani ad avere sempre una fede grande. Cercherei di trasmettere loro un po’ della felicità che ancora mi pervade quando penso al mio sacerdozio». E rivelò un particolare: «Direi sempre a loro che se il Signore mi concedesse la grazia di rinascere non avrei dubbi nell’intraprendere la via del sacerdozio, perché constato ogni giorno di più la grandezza del dono che mi ha fatto».


Giovedì i funerali presieduti dal vescovo di Brescia Monari


Domani, mercoledì 1 febbraio si svolgeranno alle 20 la Veglia funebre e la Messa di suffragio nella chiesa parrocchiale di Orzinuovi. A presiedere la celebrazione eucaristica sarà il vescovo ausiliare emerito di Brescia Vigilio Mario Olmi. Giovedi 2 febbraio infine alle 10 si svolgeranno sempre nella chiesa parrocchiale di Orzinuovi i funerali. A presiederli sarà il vescovo di Brescia Luciano Monari.