Chiesa

Morto il cardinale Biffi. Il telegramma del Papa: «Amò Chiesa tenacemente»

sabato 11 luglio 2015
Un vescovo che “ha servito con gioia e sapienza il Vangelo e ha amato tenacemente la Chiesa”. Papa Francesco ricorda così, in un telegramma di cordoglio, la scomparsa del cardinale emerito di Bologna, Giacomo Biffi, spentosi la notte scorsa, nella clinica felsinea dove era ricoverato da tempo, all’età di 87 anni. Per circa vent’anni – dal 1984 al 2003 – fu capo dell’arcidiocesi di Bologna come “guida sollecita e saggia”, scrive Francesco, che ne ricorda “l’instancabile servizio” alla “formazione umana e cristiana di intere generazioni”, attraverso “l’insegnamento e la pubblicazione di diverse opere”, e in particolare il “linguaggio diretto e attuale” col quale il cardinale Biffi si poneva “al servizio della parola di Dio”. Originario di Milano, vi era nato il 13 giugno 1928, il cardinale Biffi ha compiuto gli studi nei Seminari dell'Arcidiocesi milanese, ottenendo la laurea in Teologia nella Facoltà Teologica di Venegono con una tesi su "La colpa e la libertà nell'odierna condizione umana". Ordinato sacerdote nella sua Milano il 23 dicembre 1950, ha successivamente insegnato nei Seminari milanesi Teologia dommatica e ha pubblicato numerose opere prestigiose di teologia, di catechesi e di meditazione. È stato parroco a Legnano, nella parrocchia dei SS. Martiri Anauniani, una popolosa comunità di lavoratori. Nove anni dopo è stato trasferito a Milano, nella parrocchia di S. Andrea, che ha retto per sei anni, durante i quali ha costituito il primo Consiglio Pastorale Parrocchiale. È stato canonico teologo del Capitolo metropolitano di Milano e vicario episcopale per la Cultura. Il 7 dicembre 1975 è stato nominato ausiliare del cardinale arcivescovo di Milano e ha ricevuto la consacrazione episcopale l'11 gennaio 1976. Ha fondato e diretto l'Istituto Lombardo di Pastorale, poi il 19 aprile 1984 è stato nominato alla sede arcivescovile di Bologna, succedendo all’arcivescovo Enrico Manfredini, restandone a capo fino al 16 dicembre 2003. Giovanni Paolo II lo ha creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 25 maggio 1985, del titolo dei Ss. Giovanni Evangelista e Petronio. In occasione della Quaresima del 1989, è stato chiamato a predicare gli Esercizi spirituali al Papa e alla Curia Romana, chiamato da San Padre Giovanni Paolo II. Nuovamente presta analogo servizio durante la Quaresima del 2007, questa volta su invito di Benedetto XVI. Con la sua morte il Collegio Cardinalizio risulta adesso costituito da 221 cardinali, di cui 120 elettori e 101 non elettori.