Messaggio Cei. Ora di religione a scuola, occasione di crescita. Per tutti
religione, né è un modo per influenzare la coscienza di qualcuno, ma vuole esprimere solo la richiesta alla scuola di voler essere istruiti anche su quei contenuti religiosi previsti dalle indicazioni didattiche e che costituiscono una chiave di lettura fondamentale
della realtà in cui noi tutti oggi viviamo". IL TESTO DEL MESSAGGIO
Cari studenti e cari genitori,in occasione dell’iscrizione al prossimo anno scolastico, siete chiamati anche a scegliere se avvalervi o non avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica.Da più di trent’anni si ripete questa richiesta che consente di mantenere o di escludere una parte significativa del curricolo di studio. È infatti ben chiaro a tutti che questa scelta non è una dichiarazione di appartenenza ad una religione, né è un modo per influenzare la coscienza di qualcuno, ma vuole esprimere solo la richiesta alla scuola di voler essere istruiti anche su quei contenuti
Il volto attuale dell’IRC è assai diverso da quello delineato dalla situazione sociale e culturale dell’Italia del 1985, quando fu firmata la Prima Intesa sull’IRC dopo la Revisione del Concordato. L’indagine si colloca, infatti, a trent’anni da quel nuovo modo di insegnare la religione cattolica e misura quanto si sia realizzato il dettato concordatario di collocare questa disciplina “nel quadro delle finalità della scuola”.