Civita Castellana. Madonna di Trevignano, il vescovo: non partecipate agli incontri
Uno degli incontri di Trevignano
L’indagine è ancora in corso ma si «sconsiglia ai fedeli di partecipare» ai raduni di Trevignano. Con una nota il vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi interviene sul caso dei presunti eventi soprannaturali, su cui aleggiano molti dubbi, che si verificherebbero nel piccolo centro laziale di Trevignano Romano.
Qui ogni giorno 3 del mese dal 2016, dopo un viaggio a Medjugorje, la Vergine apparirebbe a Gisella Cardia, ex imprenditrice 53enne. Inoltre una statuina di legno acquistata sempre a Medjugorje lacrimerebbe sangue. La notizia delle presunte apparizioni mariani si è rapidamente diffusa, tanto che ogni mese moltissime persone si raccolgono nel terreno acquistato da Cardia e suo marito, dove si verificherebbero le visioni. Sulla vicenda il vescovo di Civita Castellana ha istituito una Commissione. Commissione che – spiega la nota diffusa stamani dallo stesso presule – «sta ancora lavorando per reperire e approfondire ulteriori elementi, al fine di pervenire a un giudizio complessivo e definitivo da parte della chiesa nel rispetto delle norme della congregazione per la dottrina della fede – ora dicastero per la dottrina della fede – sul discernimento delle presunte apparizioni e rivelazioni private. Tale indagine, come si può agevolmente comprendere, richiede tempi adeguati, e opportuna ponderatezza. Ora – prosegue la nota – , in attesa di tale giudizio, in base ai primi orientamenti a cui è giunta la commissione, tenendo conto della prudenza secolare della chiesa in casi come questo, si sconsiglia ai fedeli di partecipare a tali eventi, fino a un pronunciamento definitivo da parte della preposta autorità».
Ma la prudenza deve riguardare l’intera comunità ecclesiale. Di qui l’invito di monsignor Salvi a una «condotta discreta, prudente e rispettosa senza la quale non è possibile vivere la comunione ecclesiale, primo dono che gli autentici doni del cielo rafforzano; non si organizzino incontri pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano l’impressione o la certezza che la chiesa abbia autenticato i fatti di Trevignano; che i sacerdoti in particolare si astengano dall’esprimere pubblicamente, nell’esercizio del loro ministero, la loro opinione personale sul fenomeno; che i fedeli nutrano la loro comunione di amore con Maria, madre del signore e della chiesa, a partire dalla parola di Dio e dalla liturgia della chiesa, che sono il vero e reale luogo d’incontro quotidiano con colei che ci viene donata dalla Trinità quale segno di consolazione e di sicura speranza».