Lettere. I messaggi di auguri al nuovo arcivescovo di Milano
Monsignor Mario Delpini, arcivescovo eletto di Milano (Fotogramma)
Migliaia di messaggi augurali, come d’obbligo, per il nuovo arcivescovo di Milano. Tra i primi quelli del sindaco di Milano Giuseppe Sala: «Gli assicuro fin d’ora la mia piena collaborazione in un ministero che dovrà affrontare le tante sfide di un periodo complesso come l’attuale». Grazie a Scola per aver «guidato i nostri cuori e le nostre menti sulla strada di un nuovo umanesimo». Anche il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha salutato la nomina dicendosi certo che «l’impegno e la dedizione dimostrata, da sacerdote e da vescovo, per la comunità ambrosiana, lo accompagneranno anche nella sua nuova missione». Grande partecipazione nel messaggio inviato dal rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli che ha formulato «le più sentite felicitazioni e i più fervidi auguri per l’alta responsabilità pastorale». Anelli ha poi ricordato che sia Delpini sia Scola «sono stati entrambi illustri e stimati alunni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore».
Tra i tanti messaggi dal mondo ecclesiale anche quelli del responsabile di Cl, don Julian Carron («Ci ha colpito la semplicità e l’umiltà con cui si è presentato, dicendosi bisognoso della condivisione e della corresponsabilità di tutti per raccogliere l’eredità di Ambrogio, Carlo e degli altri suoi predecessori»), del presidente della Casa della carità, don Virginio Colmegna («Con il suo stile sobrio e concreto è stato nel corso degli anni vicino alla nostra Casa, partecipando con interesse e discrezione a molte nostre iniziative, l’ultima proprio pochi giorni fa»). Il presidente delle Acli, Paolo Petracca, ha salutato il nuovo arcivescovo assicurando tra l’altro che le associazioni «come parte integrante della comunità ecclesiale con la loro peculiarità di movimento educativo e sociale da subito sono pronte a offrire la loro collaborazione».
Anche l’Mcl non ha voluto far mancare al nuovo arcivescovo la sua partecipazione: «Siamo certi che nel nuovo ruolo di Pastore dell’arcidiocesi – ha scritto il presidente Carlo Costalli – continuerà nell’impegno formativo dei presbiteri, dei quali abbiamo tanto bisogno, e come pure nell'attenzione verso i giovani che in quest’epoca hanno un vissuto di inquietudine».
Tanti auguri al nuovo arcivescovo anche dai rappresentanti delle altre fedi cristiane e delle religioni presenti a Milano; dal mondo politico, imprenditoriale e culturale.
Gentile direttore,
nel giorno in cui il Santo Padre ha comunicato la nomina di monsignor Mario Delpini ad Arcivescovo di Milano, sulla cattedra dei santi Ambrogio e Carlo, desideriamo far pervenire al nostro nuovo Pastore il nostro filiale benvenuto e il nostro caloroso augurio.
Eccellenza reverendissima, con l'auspicio di poterla presto incontrare e parlarle, ci permettiamo di aprirle il nostro cuore con alcuni pensieri. Esporsi pubblicamente è sempre un rischio, lo sappiamo. Ma essere cristiani è anche osare. Per cui abbiamo deciso di correre tale rischio e di affidarci alla sua comprensione, in quanto ci muove un unico intento: ribadire l'amore che da anni ispira il servizio cui, con varie responsabilità, ciascuno di noi dedica sé stesso nella cara Chiesa ambrosiana e assicurarle sin d'ora piena disponibilità alle indicazioni e alle sollecitazioni che ci darà.
Contiamo che ci aiuti a vivere e a sognare una Chiesa sul modello del Concilio Vaticano II: appassionata alla causa del Signore Gesù, autenticamente missionaria, quasi ostinata nell’interpretare la vocazione al confronto franco e leale, alle ragioni del dialogo con tutti nella comunità cristiana e con ogni uomo e ogni donna di buona volontà, con i credenti delle altre confessioni cristiane, con i fratelli maggiori ebrei, con i fedeli dell'islam che vogliono la pace, con coloro che si richiamano ad altre tradizioni religiose. Ci disponiamo a mettere il nostro amore per la città, per tutti quelli che la abitano e per coloro che le chiedono accoglienza, a disposizione di una Chiesa ambrosiana il cui governo sia connotato da stile e misura ispirati al Vangelo, una Chiesa pacata e benevolente, dialogica e sinodale, preoccupata di convincere e persuadere più che di imporre, guidata da un Pastore che cammina davanti ai suoi fedeli e incontra gli interlocutori con la sapienza, la lungimiranza, la generosità, la misericordia di un padre.
Nutriamo la fiducia, Padre, di poterla apprezzare come maestro e testimone di una dedizione tenace al Signore Gesù, di un’inquieta ricerca per parlare al cuore degli uomini e delle donne nostri contemporanei, privilegiando soprattutto i poveri e gli emarginati, così da richiamare l’icona di sant’Ambrogio, che – come ha affermato Carlo Maria Martini – poté "sentirsi nella città come un pezzo di lievito chiamato a fermentare una massa o come un piccolo seme da cui avrebbe dovuto germogliare un albero capace di costituire un punto di riferimento e di appoggio per tanti bisogni civili e morali".
Riaffermiamo infine la nostra riconoscenza a papa Francesco, della cui recente visita a Milano conserviamo memoria viva e illuminante. In questa terra ambrosiana che è stata definita di Santi e di Profeti vogliamo leggere la sua nomina ad Arcivescovo nella tradizione dei suoi predecessori e dei laici adulti nella fede quali il venerabile Giuseppe Lazzati e il venerabile martire Teresio Olivelli. Le assicuriamo la nostra vicinanza e la nostra preghiera; le anticipiamo il nostro impegno e la nostra dedizione alla Chiesa ambrosiana; le confermiamo la nostra lealtà e la nostra collaborazione in libero e fiducioso spirito di servizio. Con cordialità viva e partecipe
Marco Vergottini, Marco Garzonio, Daniela Mazzuconi, Luciano Caimi, Fulvio De Giorgi, don Giuseppe Grampa, don Giovanni Barbareschi
Caro direttore,
ringraziamo papa Francesco e la Chiesa tutta per la nomina di monsignor Mario Delpini ad arcivescovo di Milano. Lo conosciamo come persona semplice nei modi e dalla profonda cultura, con una grande capacità di incontro e dialogo con la gente. Ci auguriamo che questa nomina porti “freschezza” e una nuova spinta pastorale nella nostra diocesi, capace di aprirci alla grazia nella gioia del Vangelo. Siamo sicuri che avverrà con quello stile carico di semplicità, di umanità e attenzione alle persone e alle situazioni che lo caratterizza, e che possa aiutarci a superare quell'ansia, preoccupazione, dal pensiero di non farcela, di non avere abbastanza risorse per far fronte ai tanti problemi. Ci piace ricordare una sua omelia dove di fronte alla denuncia dei mali che affliggono la nostra società, invocava la Grazia per darci lucidità e forza per respingere le tentazioni. "Invece che sbraitare contro il sistema e i suoi adoratori, invece che aizzare il risentimento e fantasticare di improbabili rivoluzioni, tenendo fisso lo sguardo su Gesù noi contempliamo il mistero dell’amore di Dio e la rivelazione della sua potenza che salva". La sua conoscenza della Diocesi di Milano sicuramente gli sarà di aiuto nel suo compito e preghiamo perché la Grazia lo guidi e lo illumini nella guida della nostra diocesi. Tanti auguri don Mario!
Luca e Paolo Tanduo