Il testo. Benedetto XVI ricorda gli amici scomparsi: «Spero di unirmi presto a loro»
Il Papa emerito Benedetto XVI con papa Francesco nel 2018
La lettera è su carta intestata. E in alto si legge: «Benedictus XVI. Papa emeritus». È indirizzata a Reinhold Dessl, abate dell’abbazia cistercense di Wilhering in Austria, nella diocesi di Linz. Nel testo dattiloscritto il Pontefice emerito ricorda con parole toccanti il collega professore di Ratisbona, Gerhard Winkler, anche lui monaco cistercense, deceduto nelle scorse settimane all’età di 91 anni. La «notizia della morte mi ha profondamente colpito. Tra tutti i miei colleghi e amici, lui era il più vicino a me», scrive Ratzinger che di anni ne ha 94. Quindi aggiunge: «La sua allegria e la sua profonda fede mi hanno sempre attratto. Ora ha raggiunto l’aldilà, dove certamente molti amici lo aspettano». Poi la frase che ha avuto una grande eco sulla stampa di lingua tedesca che ha reso noto la missiva: «Spero di potermi unire presto a loro». Infine il saluto: «Sono legato a lui e alla comunità monastica di Wilhering in preghiera». E in coda la firma di Benedetto XVI. Gerhard Winkler era stato dal 1983 al 1999 professore di storia della Chiesa all’Università di Salisburgo, mentre in precedenza, dal 1974, aveva insegnato all’Università di Ratisbona, proprio negli anni in cui Ratzinger era docente di dogmatica e di storia dei dogmi nello stesso ateneo di cui il futuro Pontefice sarebbe stato anche vice-preside.
La lettera di Benedetto XVI - tratta dal sito Il Sismografo
La lettera mostra come il Papa emerito continui a curare la sua corrispondenza. Da quando ha rinunciato al ministero petrino, nel 2013, Benedetto XVI vive nel monastero Mater Ecclesiae all’interno delle Mura vaticane. Attualmente Ratzinger ha bisogno di aiuto per spostarsi e da circa un anno ha difficoltà a parlare, ha riferito il cardinale maltese Mario Grech in un’intervista. «Mi ha detto che “il Signore mi ha tolto la parola per farmi apprezzare il silenzio”», ha rivelato il porporato aggiungendo però che Benedetto XVI prosegue a scrivere personalmente. In una recente conversazione con il settimanale Bunte di Monaco di Baviera, il segretario particolare di Ratzinger, l’arcivescovo Georg Gänswein, ha affermato che il Papa emerito è molto lucido mentalmente, ma fisicamente «è diventato piuttosto debole». E ha riferito: «Ogni giorno recito la Liturgia delle Ore con il Papa emerito e anche il Rosario. Una parte considerevole del tempo è riservata alla preghiera».