Chiesa

Tre anni di lavoro. Legionari di Cristo, «sì» alle nuove Costituzioni

Andrea Galli lunedì 3 novembre 2014
La Santa Sede ha approvato le nuove Costituzioni della congregazione dei Legionari di Cristo. Lo ha comunicato padre Eduardo Robles-Gil, direttore generale dei Legionari di Cristo. Il testo è il risultato di un lavoro durato quasi tre anni, culminato con il Capitolo generale straordinario svoltosi nel gennaio e febbraio di quest’anno. Si tratta di una delle tappe conclusive, e fra le più importanti, di un processo di rinnovamento iniziato a seguito dello scandalo che ha investì anni fa il fondatore, il sacerdote messicano Marcial Maciel (1920-2008), riconosciuto colpevole di abusi ai danni di seminaristi e di innumerevoli malversazioni nel governo dell’Istituto. Nel 2006, al termine di un’indagine canonica, la Santa Sede riconobbe la fondatezza delle accuse contro Maciel chiedendogli di ritirarsi a «una vita riservata di preghiera e penitenza». Nel 2008, poco dopo la sua morte, emerse l’esistenza di figli che Maciel aveva avuto con alcune amanti. Venne ordinata una visita apostolica della congregazione, al termine della quale Benedetto XVI nominò il cardinale Velasio De Paolis delegato pontificio per assistere i Legionari in un’opera di purificazione e di revisione di diversi aspetti della propria vita, tra cui appunto le Costituzioni. Queste, ratificate lo scorso 16 ottobre dall’arcivescovo José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, sono molto più brevi rispetto alle precedenti. Definiscono tra le varie cose un aspetto dibattuto negli ultimi anni come il carisma della Legione di Cristo – che resta essenzialmente di formazione dei laici all’apostolato – delineano uno stile di governo con un maggior coinvolgimento del corpo della congregazione in aspetti decisionali e nella scelta dei superiori, chiariscono nell’ambito della direzione spirituale la distinzione tra foro interno e foto esterno. A differenza del passato le Costituzioni vengono rese pubbliche e consultabili sul web. Nel decreto di approvazione vengono espunti alcuni punti del testo che si riferiscono al movimento di apostolato Regnum Christi, «la cui natura giuridica – scrive Carballo – rimane tuttora da definirsi».