Chiesa

Il racconto. «Da ateo a "nuovo cattolico": nella Singapore hi-tech ho trovato la fede»

Elmer Loh giovedì 12 settembre 2024

Elmer Loh

Sono un “nuovo cattolico” di 26 anni, con un passato di ateismo. Nel 2019 ho visitato l’Italia per la prima volta dopo aver studiato un po’ la lingua. E la bellezza delle chiese mi aveva colpito molto: lo sfondo del mio computer era il tetto della Cattedrale di San Giovanni Battista a Ragusa. La fede cattolica riscaldava il mio cuore e mi affascinava.

Durante la pandemia da Covid, Singapore aveva delle normative molto severe e mi sentivo imprigionato in una piccola città-Stato, neppure le cose che mi piacevano (come la filosofia e la musica) mi appagavano. Proprio questo senso di soffocamento mi ha spinto a chiedermi quale senso avesse la vita se poteva esserci portata via in un istante, come accadeva drammaticamente in quell’epoca. Nello studentato in cui risiedevo, alloggiavo con un amico cattolico e gli facevo molte domande sul senso della vita, sul perché del male, sul fatto che Dio sembrava silenzioso, e lui sapeva sempre darmi una ragione. La svolta nel mio cammino avvenne quando mi resi conto che i miei interrogativi riguardo all’esistenza trovavano nel cattolicesimo una risposta che non avevo trovato in nessuna filosofia.

Singapore è un Paese piccolo e prospero, dove gli aspetti materiali sono al primo posto. Tanti giovani hanno come obiettivi primari avere una casa di proprietà, un lavoro ben pagato e una vita agiata, ma c’è chi non si accontenta e si chiede quale sia il vero scopo di tutto questo, e avendo sperimentato il vuoto interiore si apre alla dimensione spirituale e abbraccia la fede cristiana. Nella Chiesa c’è un buon numero di giovani che servono con dedizione e amore Cristo e la Chiesa, e aumentano quelli che entrano in Seminario.

Sono molto colpito dalla personalità di papa Francesco, e mi addolora vederlo al centro di critiche da varie parti, sia da parte dei conservatori che dei progressisti. Ammiro la sua tenacia nel continuare a servire una Chiesa che a volte mi sembra poco caritatevole verso chi la guida con tanta passione. Credo che la cosa migliore sia seguire il pastore che Dio ci ha dato. E concordo con la saggezza di Chesterton: se un uomo viene criticato per essere troppo grasso o troppo magro, probabilmente ha la taglia giusta.

Il nostro Paese è in prima linea nell’uso delle moderne tecnologie. I singaporiani sono molto inclini all’apprendimento online e all’uso dell’Intelligenza artificiale rispetto a quanto ho visto in Italia e Giappone. Non è raro incontrare sui mezzi pubblici o nei ristoranti bambini di 5 anni con il tablet o con il proprio smartphone. Tuttavia le autorità tendono a essere più esigenti nell’implementazione di tali tecnologie poiché sanno che, in quanto piccolo Paese con una popolazione eterogenea fatta di cinesi, malesi e indiani, il tessuto sociale potrebbe risentirne e diventare molto frammentato e la tecnologia trasformarsi in una vera e propria divinità. Spero che il Papa faccia appello ai genitori affinché siano più attenti nell’adozione di questi strumenti, questa è una tendenza preoccupante a Singapore.