La storia. Ulderico, 78 anni, a piedi da Loreto a Lourdes
Il maratoneta Lambertucci in azione
Nonostante la pioggia, Ulderico cammina come un treno. Anche quando era partito per Pechino, a piedi, gli organizzatori erano stati costretti a cambiare il programma, perché andava troppo veloce. Così adesso, partito da Loreto verso Lourdes, il cronoprogramma lo prevedeva lungo la Maremma, e invece è già in Liguria, al Santuario Nostra Signora di Soviore, patrona della diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato. Ulderico Lambertucci, 78 anni, aveva già dato prova di sè nel 2006, correndo a 60 anni 12mila chilometri tra Macerata e Pechino in sei mesi esatti, per pregare sulla tomba del missionario suo concittadino, il venerabile padre Matteo Ricci (1552-1610). Sempre di corsa, tra il 2002 e il 2008, aveva toccato i santuari di Lourdes, Santiago de Compostela, Fatima, Czestochowa, arrivando fino in Terra Santa, unendo insieme devozione religiosa e passione sportiva. Poi, nel 2012, la «coast-to-coast», partendo simbolicamente dalla “replica” della Porziuncola di San Francisco per concludere il suo itinerario a New York, sul memoriale di Ground Zero.
Classe 1946, maceratese di Treia, è tornato a indossare gli scarpini da maratoneta per una nuova impresa, tornando a Lourdes per rinnovare il grazie a Maria. Per questo non poteva che partire dalla Santa Casa di Loreto, e lo ha fatto sabato 24 febbraio. Il suo progetto è arrivare a Lourdes sabato 23 o domenica 24 marzo, in occasione della Domenica delle Palme, ma con il ritmo attuale è probabile che arrivi quasi una settimana prima (le tappe sono documentate nella galleria fotografica online all’indirizzo: tinyurl.com/munxyxbr). All’arcivescovo, delegato pontificio di Loreto, Fabio Dal Cin, alla partenza, ha spiegato che vuole «ringraziare le Vergine Maria per averlo sempre accompagnato e sostenuto». L’itinerario è stato scelto per visitare i principali santuari mariani lungo il percorso, anche se la prima, doverosa tappa, è stata tutta francescana, ad Assisi.Ulderico, prima muratore e poi imprenditore edile, solo a quasi cinquant’anni ha scoperto di essere un corridore da primato, tanto da arrivare al Guinness con ben 46 maratone in un solo anno. Non riesce a stare fermo, superando ogni ostacolo: quando è arrivato in Cina, ha dovuto cambiare il camper utilizzato per l’assistenza, al confine, perché il mezzo con cui era arrivato non poteva entrare nel Paese.
Nel 2012 Ulderico parte da San Francisco, sulla West Coast degli Stati Uniti, fino a New York, nell’estremo oriente degli Usa. Oltre 4.600 chilometri per unire insieme due luoghi simbolo, sempre con l’intento di portare un messaggio di pace e di dialogo fra religioni e culture diverse. Infatti a San Francisco parte simbolicamente dalla Porziuncola Nuova di San Francesco, ricostruita tale e quale a quella di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Un’autentica “meraviglia” voluta dall’allora italo-americana vice-sindaco di San Francisco, Angela Alioto. La corsa vera e propria Lambertucci la inizia a Los Angeles, per concluderla a Ground Zero, a New York, diventato negli anni una sorta di “sacrario” delle vittime degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001. Ora, verso Lourdes, con un’intenzione di preghiera precisa, la fine delle ostilità, in Ucraina, come nella striscia di Gaza. Ulderico raccoglie l’appello di papa Francesco e anche per lui si inginocchierà davanti a Maria, nella grotta di Massabielle. Lui ci spera: «Ognuno deve fare quello che può per porre fine a questo sterminio. Per me la preghiera è correre e mi metto in gioco così».