LA SETTIMANA MISSIONARIA. Sulle strade dell'uomo per annunciare Cristo
IL PROGRAMMAUn cammino spirituale e formativo, dal titolo «Sulle strade del mondo - Con il Vangelo nelle ricerche degli uomini», si aprirà domani alla Domus Pacis di Assisi e andrà avanti sino a sabato 31 agosto. Si tratta della 11ª Settimana nazionale dedicata ai tanti che hanno a cuore il Vangelo e il suo annuncio di fraternità. Domani alle 16,30, don Michele Autuoro, direttore della Fondazione Missio e dell’Ufficio nazionale Cei per la cooperazione missionaria tra le Chiese, presenterà la Settimana di formazione e spiritualità missionaria e interverrà sul tema «Strade...del mondo», prima di introdurre la relazione del presidente di Missio, il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, Ambrogio Spreafico che rifletterà sul tema: «Se uno ti costringe a fare un miglio, tu fanne due...». Il secondo giorno di lavori si aprirà con l’intervento della teologa Serena Noceti su «Chiesa “di fronte” al mondo? Il Concilio e la sua “rivoluzione”», seguirà nel pomeriggio la riflessione del teologo Carmelo Dotolo su «Mondo, storia, Vangelo». Se la giornata di mercoledì avrà al centro il tema «Le ricerche: consapevolezza e liberazione», con le relazioni della psicologa Elisabetta Orioli e del teologo, don Luca Pandolfi, giovedì si proseguirà con l’intervento centrale dell’economista Gianni Vaggi, prima della tavola rotonda, sul tema «Compagni di strada con gli uomini di “Buona volontà”, moderata da Alex Zappalà di MissioGiovani. Venerdì, in apertura la riflessione del teologo don Luciano Meddi, su «Una pastorale missionaria nel mondo, per il mondo e con il mondo»; mentre sabato, nell’ultima giornata della Settimana dedicata agli operatori della missione, sarà don Alberto Brignoli, della Fondazione Missio, a tirare le conclusioni dell’incontro nazionale di Assisi.«Sulle strade del mondo - Con il Vangelo nelle ricerche degli uomini». Chiamati a portare l’annuncio, su quelle strade dove si incrociano la vita quotidiana, la speranza, e talvolta anche lo smarrimento dell’uomo contemporaneo. È questa la vocazione di ogni cristiano, ma anche il tema prescelto per l’anno pastorale nel 2013-2014 che sarà al centro la 11ª Settimana nazionale di formazione e spiritualità missionaria. Dopo essere stato ospitato in altri luoghi ideali di «irradiazione della fede cristiana e di slancio missionario», come Montecassino e Loreto, si fa «ritorno al passato vivendo la Settimana, ad Assisi», come ha scritto il direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per la cooperazione missionaria tra le Chiese, don Michele Autuoro.L’iniziativa, promossa dall’Ufficio nazionale della Cei per la cooperazione missionaria tra le Chiese e dalla Fondazione Missio, si apre domani alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli e si concluderà sabato 31 agosto: in linea con l’Anno della fede, indetto da Benedetto XVI, l’incontro esprime l’esigenza di coniugare lo Spirito missionario con la vita di tutti i giorni, in un mondo bisognoso di redenzione, segnato da profonde trasformazioni sociali, politiche, economiche e culturali.A questa Settimana, tra preghiera e approfondimento, tra formazione e spiritualità, sono stati invitati tutti gli animatori diocesani e parrocchiali, i membri delle équipe di uffici e centri missionari diocesani, i responsabili missionari di istituti e congregazioni maschili e femminili, gli operatori di Ong e Onlus di ispirazione cristiana impegnati nel servizio missionario alla Chiesa e al mondo. «Vogliamo porre l’accento soprattutto – ha scritto don Autuoro, nella lettera di convocazione inviata ai direttori dei Centri missionari – sulla seconda parte dello slogan, ovvero concentrarci sulle ricerche che gli uomini fanno di Dio, e che non sempre avvengono su strade cristiane o ecclesiali. Vogliamo percorrere queste strade senza pretese di proselitismo, ma nella convinzione che è lì a contatto con l’uomo contemporaneo, con le sue ricchezze e i suoi drammi, che possiamo entrare nella dimensione più profonda del suo esistere e del suo desiderio di Dio».Nell’illustrare gli obiettivi della Settimana, viene sottolineato come vivere in mezzo agli uomini e sulle strade del mondo, «è condizione imprescindibile dell’annuncio del Vangelo – si legge nella nota di presentazione della Settimana di formazione missionaria, diffusa dalla Cei – affinché parli agli uomini e alle donne di oggi. Le strade del mondo dicono la vita quotidiana, la speranza, e talvolta anche lo smarrimento dell’uomo contemporaneo. Vogliamo accorgerci di quelle strade buone, senza sentirci in dovere subito di “battezzarle” e senza neppure subito bistrattarle perché non sono le “nostre” o perché sono “mondane”». D’altra parte, nel corso della Settimana ad Assisi, sacerdoti e laici saranno chiamati a interrogarsi su quanto ci sia di mondano nelle proprie vite e su come discernere invece il lavorio dello Spirito che è all’opera nella storia. «In realtà ci è difficile immaginare qualcosa che non sia mondano – conclude la nota della Cei –. Non si tratta di abdicare all’istanza critica del Vangelo, che prima di tutto investe noi, ma di fare dell’uomo e della storia, in fedeltà al Maestro di Nazaret, le vie maestre della missione».