La proposta Cei. Storie di umanità in gioco: 15 film in parrocchia e in famiglia
Una scena di "Piccole donne", film di Greta Gerwig, uno dei 15 film scelti dalla Commissione Cei
«L’uomo è un essere narrante». È quanto ci ricorda papa Francesco nel suo Messaggio per la 54a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (domenica 24 maggio), «"Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria" (Es 10,2). La vita si fa storia». Ogni anno il Papa consegna un tema, attorno al quale siamo chiamati a riflettere, relativo al nostro abitare i media. E mai come quest’anno la sua riflessione è stata così prossima al primato del racconto che avviene nei media, allo storytelling che abitualmente si consuma attraverso e all’interno di essi, dalle stories di Instagram alle grandi narrazioni sullo schermo, tra cinema, Tv e piattaforme in streaming.
Il Papa ci ricorda che l’uomo ha bisogno di raccontarsi, di rivestirsi di storie «per custodire la propria vita»: «Non tessiamo solo abiti ma anche racconti [...]. Le storie di ogni tempo hanno un "telaio" comune: la struttura prevede degli "eroi", anche quotidiani, che per inseguire un sogno affrontano situazioni difficili, combattono il male sospinti da una forza che li rende coraggiosi, quella dell’amore. Immergendoci nelle storie, possiamo ritrovare motivazioni eroiche per affrontare le sfide della vita».
Su questa traccia la Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) – organismo pastorale che si occupa di cinema e audiovisivo per la Chiesa italiana all’interno dell’Ufficio Cei per le Comunicazioni sociali – propone un percorso di 15 film, aprendo anche alla serialità Tv, come occasione per approfondire i tanti temi del messaggio del Papa. Da venerdì 14 febbraio, con cadenza settimanale, la Commissione rilascerà sul proprio sito Cnvf.it e sul portale Ceinews.it una proposta di film con relative schede pastorali e particolare attenzione al mondo educativo; uno strumento agile per leggere il film e contestualizzarlo, senza trascurare richiami alla storia del cinema e alla Storia tutta. Opere scelte, da recuperare tra cinema, sale della comunità, ma anche dvd e home-video, o in streaming. Un progetto pensato per favorire occasioni di aggregazione e dialogo in famiglia, in parrocchia o nei vari ambiti educativi.
Filo rosso dei titoli è il racconto di eroi del quotidiano, storie di un’umanità in gioco con la vita, spesso in affanno ma comunque resistente. A inaugurare il ciclo di film-schede pastorali è Richard Jewell (2020) di Clint Eastwood, nei cinema da gennaio, opera d’impegno civile che ci conduce all’interno di una vicenda vera, una violazione della libertà e dei diritti fondamentali di una persona qualunque, oggetto di abusi giudiziari e mediatici: un racconto duro, bruciante, che si fa potente testimonianza di riscatto. Come negli altri ritratti di eroi del quotidiano firmati da Eastwood – dal veterano Walt Kowalski (Gran Torino, 2009) al pilota Chesley Sullenberger (Sully, 2016) – Richard Jewell è espressione di quelle piccole storie esemplari di stampo locale ma dal respiro universale.
Tra gli altri titoli che compongono la proposta della Commissione film Cei c’è anche la pluripremiata miniserie tv Chernobyl di Johan Renck e Craig Mazin targata Hbo-Sky, potente e claustrofobico ritorno al dramma sovietico del 1986, segnato dall’eroismo di molti, pronti a rischiare la vita per mettere in sicurezza la collettività del tempo e futura. Chernobyl ha dimostrato come una delle pagine più travagliate della storia recente può diventare racconto avvincente dalle feconde ricadute educative; un prodotto Tv che dovrebbe andare sotto il marchio del servizio pubblico, perché affrontando la tragedia di ieri ci illumina sull’oggi, aiutandoci a registrare lo sguardo sul nostro agire contemporaneo. Un po’ come la grande pagina cinematografica dedicata alla Shoah, che ancora aiuta il processo della memoria collettiva, vaccinandoci da pericolosi deragliamenti.
* Segretario Commissione nazionale valutazione film-Cei