Chiesa

7 novembre. La festa dei santi dell'Ordine domenicano

Filippo Rizzi lunedì 7 novembre 2016

Un dipinto che celebra la vita e la santità dei domenicani con al centro il Risorto

Oggi la memoria liturgica dei religiosi canonizzati in questi 800 anni

Il 7 novembre
, la Chiesa Cattolica celebra la memoria liturgica di tutti i santi dell’Ordine domenicano. Questa ricorrenza fu istituita da papa Clemente X nel 1674 ed è sorta per esortare a unirici in preghiera con tutti i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella vita terrena e nella fede, mediante le opere e la predicazione legate all’ordine dei predicatori, anche detto dei domenicani, sulle orme del loro fondatore, san Domenico di Guzman, il frate che sconfisse l’eresia degli albigesi nel 1200. La tradizione vuole che papa Clemente X nel fissare questa memoria liturgica per l’ordine domenicano, ebbe a dire: se volessimo dare ad ognuno dei suoi santi figli il giorno proprio, bisognerebbe formare per loro soli un nuovo calendario”. Una storia quella della vocazione alla santità di questi religiosi, riconoscibili ancora oggi per il loro abito bianco e nero, che trova conferma nelle parole pronunciate nel 1992 dall’allora maestro dell’Ordine l’inglese Timothy Radcliffe in un omelia dedicata proprio ai santi di questa famiglia religiosa:

«Normalmente quando pensiamo ai santi noi immaginiamo che sono persone eccezionali, lontani da tutti, fuori dalla nostra esistenza quotidiana. La santità è una cosa normale. E’ il destino di ogni essere umano, di gente ordinaria come noi. La folla dei santi, di cui ci parla l’Apocalisse, siamo noi. La santità è il fine della nostra esistenza».



Una lunga schiera di beati e servi di Dio nel solco di Domenico


La Famiglia religiosa dei domenicani – che annovera nel suo seno ben quattro pontefici (il beato Innocenzo V, Benedetto XI, Benedetto XIII e un santo Pio V) – è famoso soprattutto per aver dato alla Chiesa universale grandi figure di religiosi poi canonizzati come Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Martino de Porres a Caterina da Siena proclamata nel 1939 (assieme a Francesco d’Assisi) da Pio XII patrona d’Italia. Recentemente di grande significato è stata la beatificazione nel 2014 di un uomo di fede come il frate Giuseppe Girotti, annoverato tra i giusti tra le nazioni per la sua azione a favore degli ebrei durante la Shoah : egli sacrificò la propria vita con la deportazione e la morte nel campo di concentramento di Dachau.


Le canonizzazioni lungo i secoli: la statistica di un crescendo di santità


E’ interessante notare che dalla nascita dell’ordine (1216) fino al 1900 è aumentato sostanzialmente il numero dei religiosi che vengono annoverati nella schiera dei santi. Nel 1200 ad essere canonizzati sono il fondatore Domenico di Guzman e Pietro da Verona mentre nel secolo successivo il 1300 toccherà al gigante della teologia cattolica Tommaso d’Aquino. Nel 1400 sono due le canonizzazioni decise dal Papato Caterina da Siena, Vincenzo Ferrer mentre nel 1500 viene elevato all’onore degli altari un solo frate predicatore Giacinto di Polonia . Il 1600 vede la canonizzazione di tre membri della Famiglia domenicana:
Raimondo di Peñafort, Rosa da Lima, Ludovico Bertrando. Nel 1700, l'età dei lumi, ad essere elevati agli onori degli altari sono quattro membri dell'Ordine: Caterina de’ Ricci, Agnese di Montepulciano, Pio V, Antonino da Firenze. Nel secolo successivo, l’Ottocento, viene canonizzato un solo religioso Giovanni di Colonia mentre nel Novecento infine vengono proclamati santi ben otto membri dell’Ordine: Zedislava di Lemberk, Margherita di Ungheria, Luigi Maria Grignion de Montfort, Giovanni Macias, Domenico Ibañez e compagni, Alberto Magno, Ignazio Delgado e compagni, Martino de Porres. Tra le curiosità di questo Ordine mendicante vi è anche il fatto che tra i servi di Dio figura il grande frate ferrarese riformatore della Firenze medicea Girolamo Savonarola (la cui causa di beatificazione è stata introdotta dalla arcidiocesi fiorentina nel 1997).