Chiesa

Lunedì dello spirito. L'imprevisto spaventa ma spesso porta la buona notizia

Riccardo Maccioni lunedì 15 luglio 2024

Bisogna essere pronti ad abbbraciare le novità

Siamo essere imperfetti, pieni di paure e di preoccupazioni. Così ci illudiamo che l’ordine sia un modo sicuro per garantirsi serenità. Avere tutto sotto controllo ci sembra un antidoto ai rischi legati a un futuro che non conosciamo. La fede però scompiglia quest’illusione. Il Signore dei cristiani è Colui che nell’Apocalisse dice: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Ma anche più banalmente, guardando al proprio quotidiano, ciascuno di noi ha sperimentato che le grandi svolte sono spesso arrivate nei modi più strani e inaspettati. Per questo bisogna essere pronti a venire scompigliati e frastornati dalla realtà, sapendo che Buona Novella significa Novità. L’ha capito benissimo Leon Bloy (1846-1920) il saggista-ferroviere francese che non a caso si rivolge al Padre chiamandolo “Dio dell’imprevisto”.

O Dio dell’imprevisto,
fa’ ch’io non tema mai
l’imprevisto
l’inconsueto
l’impensato
poiché proprio Tu fosti tutto ciò
e feristi il cuore degli uomini
con la tua assoluta Novità.
Scioglimi il cuore
perché anch’io sappia
sorprendermi e sorprendere
per diversità di pensiero
novità di vita
fantasia d’amore
prontezza di fronte al male.
Fa’ che un pochino almeno ti somigli,
o Dio dell’imprevisto,
che nel tuo Figlio
desti il giro ad un mondo rappreso
e senza senso.
Fa’ ch’io diventi immagine e strumento
della tua Buona Novità.