Dopo la conferma delle date (dal 24 al 26 giugno prossimi), ieri la Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso ieri il programma ufficiale della visita che papa Francesco compirà in Armenia. Saranno tre giorni intensi, non soltanto dal punto di vista degli impegni, ma anche dei significati, visto che Bergoglio visiterà anche il memoriale dedicato alle vittime del genocidio del 1915: il Tzitzernakaberd Memorial Complex. Sarà l’omaggio a quello che lo stesso papa Francesco ha definito «il primo genocidio del XX secolo» nella Messa da lui celebrata per gli armeni il 12 aprile dello scorso anno. Parole che provocarono la dura reazione della autorità turche che a quell’evento storico negano la definizione di «genocidio». Al di là delle schermaglie diplomatiche, papa Francesco ha voluto inserire nel suo viaggio in Armenia anche questa significativa tappa, che avverrà il 25 giugno alle 8.45 locali (le 6.45 in Italia) a Yerevan, capitale dello stato asiatico. Una semplice visita, senza alcun discorso da parte del Papa, che giungerà in Armenia il giorno precedente, venerdì 24 giugno alle 15 (le 13 italiane), quando si svolgerà la cerimonia di benvenuto. Dallo scalo aereo il corteo papale raggiungerà la Cattedrale apostolica sede del Catholicos ad Etchmiadzin, Karekin II, che guida la Chiesa apostolica armena dal 1999. Seguirà la visita di cortesia al presidente della Repubblica Serž Azati Sargsyan. Nello stesso Palazzo presidenziale Francesco incontrerà anche le autorità civili e il corpo diplomatico. La prima giornata si concluderà alle 19.30 con un incontro personale del Papa con il Catholicos. Sabato 25 la giornata si apre, dunque, con l’omaggio al memoriale del genocidio armeno, cui seguirà il trasferimento nella città di Gyumri, nella cui piazza Vartanants il Papa celebrerà la Messa. Nel pomeriggio visiterà prima la Cattedrale armeno apostolica delle Sette Piaghe e, successivamente, quella armeno cattolica dei Santi Martiri. In serata il ritorno a Yerevan dove alle 19 locali nella piazza della Repubblica si svolgerà l’incontro ecumenico e la preghiera per la pace. All’insegna dell’ecumenismo sarà anche la terza e ultima giornata del viaggio in Armenia. Infatti al mattino il Papa prima incontrerà i vescovi cattolici armeni, poi parteciperà alla Divina liturgia nella Cattedrale armeno apostolica. «Ecumenico» viene definito dal programma ufficiale del viaggio anche il pranzo di domenica 28 giugno, a cui prenderanno parte con il Papa e il Catholicos, gli arcivescovi e vescovi della Chiesa armena apostolica, i vescovi cattolici armeni, e i cardinali e vescovi inseriti nel seguito papale della visita. Gli ultimi due gesti che papa Francesco compirà in terra armena saranno la firma di una Dichiarazione congiunta delle due Chiese cristiane nel Palazzo Apostolico e la preghiera nel monastero di Khor Virap molto importante per la Chiesa armena e da dove è possibile vedere il Monte Ararat, che oggi si trova in territorio turco. Sarà l’ultimo atto del viaggio, prima della cerimonia di congedo alle 18.15 locali all’aeroporto di Yerevan. L’atterraggio all’aeroporto romano di Ciampino è previsto per le 20.40 (ora italiana).
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