Chiesa

L'iniziativa. Il Triveneto rilancia la catechesi. Focus sul Battesimo

Francesco Dal Mas venerdì 27 settembre 2024

La Basilica patriarcale di Aquileia

«Un annuncio che incontra la vita. Riscoprire il Battesimo porta della fede». Si conclude domani, sabato 28, ad Aquileia il convegno regionale della catechesi vissuto in più tappe da gennaio 2024 ad oggi da parte delle Chiese diocesane del Triveneto. «E quale modo migliore per portare a compimento le varie tappe vissute che ritrovarsi a rinnovare il dono del Battesimo che apre a tutta la vita cristiana?» si chiede il coordinatore degli Uffici catechistici, don Giovanni Casarotto. Detto, fatto. Domani si daranno così appuntamento nell’antica basilica più di 800 persone tra catechiste, catechisti, preti, diaconi, religiose, religiosi e vescovi. «Ci si ritroverà alle 10 sulla piazza – anticipa don Casarotto – per rinnovare la fede battesimale per poi entrare nel battistero e, successivamente, in basilica: è il cammino compiuto anticamente e ancor oggi dai catecumeni e forse, quasi senza esserne consapevoli, ogni domenica da ciascun credente che, partendo dalla propria vita quotidiana illuminata dalla fede nel Signore risorto, forma insieme agli altri il suo corpo che si nutre del Pane di vita per poi ritornare a vivere con la forza di Cristo». In basilica verranno presentati i frutti del convegno vissuto nelle diverse e precedenti tappe. A mezzogiorno sarà celebrata l’Eucaristia, presieduta dal patriarca di Venezia Francesco Moraglia, presenti altri vescovi del Triveneto. Seguiranno il pranzo al sacco e la visita libera dei luoghi.

I direttori degli uffici catechistici del Triveneto si sono interrogati su cosa possa sostenere le comunità cristiane oggi, le catechiste e i catechisti sull’annuncio del cuore della fede (il kerigma). «La scelta – spiega un comunicato di presentazione dell’appuntanto – è stata così di intrecciare le tappe del convegno con gli appuntamenti che già scandiscono i momenti condivisi tra le diocesi in Triveneto e di declinare i verbi che, secondo gli insegnamenti di papa Francesco, portano al discernimento di ciò che si sta vivendo: osservare, interpretare, scegliere, celebrare». A gennaio si è tenuta la prima tappa (sul verbo “osservare”): ogni diocesi si è data appuntamento in uno o più luoghi e, dopo il collegamento iniziale il lavoro è continuato con tavoli tematici. Nel momento comune don Carlo Broccardo (direttore dell’Ufficio catechistico di Padova) ha approfondito il senso della vita nuova in Cristo a partire dalla Prima lettera di Pietro mentre don Michele Roselli (direttore dell’Ufficio catechistico di Torino) ha offerto un percorso per riconoscere gli appelli del nostro tempo e la proposta del kerigma. La tappa del verbo “interpretare” ha coinvolto in diversi momenti i direttori degli Uffici, le équipe e altri collaboratori diocesani per leggere quanto raccolto alla luce del brano dell’incontro tra Filippo e l’eunuco della regina Candace (At 8,26-40) che presenta il paradigma dell’evangelizzazione. Nel mese di giugno, infine, è stata vissuta la tappa del verbo “scegliere” con varie équipe e i coordinatori della catechesi impegnati nella tre giorni di formazione a Nebbiù sul tema specifico dell’iniziazione cristiana. Ora la conclusione col verbo “celebrare”.