Tratta. Il Papa: «Se chiudiamo gli occhi siamo complici dei trafficanti»
I giovani volontari di Talitha Kum in San Pietro in vista della Giornata contro la tratta dell'8 febbraio
Se chiuderemo occhi e orecchie, se resteremo inerti, saremo complici dei trafficanti di essere umani: è il forte messaggio lanciato da papa Francesco per la 10ª Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si celebra oggi, nella memoria di santa Giuseppina Bakhita. Il messaggio del Papa è stato letto nel corso della maratona internazionale promossa dalla rete Talitha Kum sul web.
Ecco il testo integrale del messaggio di papa Francesco:
Care sorelle e cari fratelli! Oggi, nella memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, ricorre la decima Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Con tutto il cuore mi unisco a voi, soprattutto ai giovani, che in tutto il mondo vi state impegnando per contrastare questo dramma globale. Insieme camminiamo sui passi di Santa Bakhita, la Suora sudanese che da bambina fu venduta come schiava ed è stata vittima della tratta. Ricordiamo l’ingiustizia che ha subito, la sua sofferenza, ma anche la sua forza e il suo percorso di liberazione e di rinascita a una nuova vita. Santa Bakhita ci incoraggia ad aprire gli occhi e le orecchie, per vedere gli invisibili e ascoltare chi non ha voce, per riconoscere la dignità di ciascuno e per agire contro la tratta e ogni forma di sfruttamento. La tratta è spesso invisibile. I media, grazie anche a reporter coraggiosi, gettano luce sulle schiavitù del nostro tempo, ma la cultura dell’indifferenza ci anestetizza. Aiutiamoci insieme a reagire, ad aprire le nostre vite, i nostri cuori a tante sorelle e tanti fratelli che sono trattati come schiavi. Non è mai troppo tardi per decidere di farlo.