San Pietro. Papa Francesco crea 5 nuovi cardinali
Dopo l'udienza generale in piazza San Pietro, mercoledì alle 16 papa Francesco presiede nella basilica vaticana un Concistoro ordinario pubblico per la creazione di cinque nuovi cardinali, con l'imposizione della berretta, la consegna dell'anello e l'assegnazione del titolo o diaconia. Giovedì 29, solennità di san Pietro e Paolo, il Papa alle 9.30 celebrerà la Messa nella basilica vaticana e benedirà i sacri Palli destinati ai nuovi arcivescovi metropoliti. La diretta su www.avvenire.it
È una Chiesa che guarda alle periferie quella disegnata da papa Francesco. È un Collegio cardinalizio sempre più ispirato al criterio dell’universalità, della «cattolicità» per usare le sue stesse parole, quello chiamato a collaborare con il Pontefice. La conferma arriva dalla scelta dei cinque nuovi porporati che saranno creati del Concistoro del 28 giugno vigilia della solennità dei Santi Pietro e Paolo. Nessun esponente di Curia tra di loro, nessuna tradizionale sede cardinalizia tra quelle considerate.
Cardinali di una Chiesa in uscita
I prossimi cardinali provengono invece da aree periferiche nel segno di una Chiesa davvero in uscita, per usare un’espressione simbolo di questo pontificato. Sono, come annunciato dal Papa al Regina Coeli di domenica 21 maggio: Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako in Malí; Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma. Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare e vicario apostolico di Paksé in Laos, Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli, ausiliare di San Salvador, in El Salvador. Con le nuove entrate, il numero dei cardinali elettori, cioè con meno di ottant’anni età limite per poter votare il nuovo Papa, sale a 121, uno in più rispetto alla soglia massima di 120 stabillita da Paolo VI. Il primo a compiere ottant’annio sarà Antonio Maria Vegliò che li festeggerà il prossimo 3 febbraio.
Arborelius, primo svedese dai tempi di Lutero
Tra i nuovi cardinali gli europei sono due: Omella e monsignor Anders Arborelius. Quest’ultimo, vescovo di Stoccolma è nato in realtà in Svizzera, a Sorengo il 24 settembre 1949. Di famiglia luterana, ha scelto il cattolicesimo a 20 anni. Nel 1971 è entrato a far parte dell’Ordine dei Padri Carmelitani Scalzi in Norraby e ha emesso i voti perpetui a Bruges, in Belgio nel 1977.Ordinato sacerdote l’8 settembre 1979 a Malmö,ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 29 dicembre 1998 nella Cattedrale di Stoccolma diventando così il primo vescovo cattolico di Svezia, con origini svedesi, dal tempo della Riforma luterana nel 1500. Ha accolto il Pontefice nel viaggio del 31 ottobre e 1° novembre scorso a Lund e Malmö per il 500° anniversario della Riforma di Lutero.
Omella, l'arcivescovo missionario
Monsignor Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, è nato a Cretas il 21 aprile 1946. Ha completato i suoi studi di filosofia e di teologia presso il Seminario di Saragozza e presso il Centro di formazione personale dei Padri Bianchi a Lovanio e a Gerusalemme. La sua ordinazione sacerdotale è avvenuta il 20 settembre 1970. Già vice parroco e parroco vanta un’esperianza missionaria in Zaire, l’attuale Repubblica Democratica del Congo. Il 15 luglio 1996 è stato nominato vescovo ausiliare di Saragozza, ricevendo l’ordinazione episcopale il 22 settembre successivo. Il 27 ottobre 1999 è stato nominato vescovo di Barbastro-Monzón., dal 24 agosto 2001 al 19 dicembre 2003 è stato amministratore apostolico di Huesca e dal 19 ottobre 2001 al 19 dicembre 2003, anche di Jaca. Il 8 aprile 2004 è stato nominato vescovo di Calahorra e La Calzada-Logrorio. Dal 26 dicembre 2015 è arcivescovo di Barcellona.
Zerbo, il pastore artigiano di pace
Dall’Europa all’Africa che avrà un nuovo cardinale nella persona di Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako, in Mali. Nato a Segou il 27 dicembre 1943, sacerdote dal 10 luglio 1971, Zerbo ha studiato in Francia e a Roma. Tornato in Mali, dopo un’esperienza di parroco, il 21 giugno 1988 è stato nominato vescovo ausiliare di Bamako il 21 giugno 1988, ricevendo l’ordinazione il 20 novembre. Il 19 dicembre 1994 è stato trasferito come vescovo titolare a Mopti. Il 27 giugno 1998 è stato nominato arcivescovo di Bamako. Molto attivo nell’impegno di riiconciliazione e nei negoziati di pace nel suo Paese, si oppose con forza ai bombardamenti francesi del 2013. Promuove da sempre per la lotta contro l’esclusione sociale.
Ling Mangkhanekhoun e la Chiesa perseguitata
Monsignor Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun è vicario apostolico di Paksé, in Laos, Paese dove i cattolici rappresentano meno del 2% della popolazione totale. È nato l’8 aprile 1944 a Laos. Sacerdote dal 5 novembre 1972 ha promosso iniziative pastorali e di inclusione sociale come la scuola di catechisti e le visite ai villaggi delle montagne. Coraggioso difensore della fede ha pagato anche con il carcere l’amore e la fedeltà al Vangelo. Nel 1975 è stato nominato parroco e pro-vicario di Vientiane. Il 30 ottobre 2000 è stato nominato vicario apostolico di Pakse venendo consacrato vescovo il 22 aprile 2001. Il 2 febbraio 2017, è stato nominato amministratore apostolico "sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" di Vientiane.
Gregorio Rosa Chavez, il collaboratore di Romero
Tra i nuovi cinque cardinali, forse il più noto è monsignor Gregorio Rosa Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador,El Salvador. La sua storia personale e di pastore è infatti legata a quella di monsignor Romero, l’arcivescovo martire ucciso il 24 marzo 1980 e di cui fu stretto collaboratore. Nato il 3 settembre 1942 a Sociedad, Gregorio Rosa Chávez, ha studiato presso l’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio, dopo aver ottenuto la licenza in comunicazione sociale. È stato ordinato sacerdote il 24 gennaio 1970. Parroco della Chiesa del Rosario, nella città di San Miguel, dal 1970-1973 e direttore dei social media nella diocesi di San Miguel: Radio Paz e Semanario Chaparrastique dal 1971-1973, assistente spirituale di diverse associazioni e movimenti dell’apostolato dei laici, rettore del Seminario Centrale di Montaria di San Giuseppe, di San Salvador (1977-1982); è stato nominato vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di San Salvador, il 17 febbraio 1982 venendo consacrato il 3 luglio. Attualmente è parroco a San Salvador e presidente della Caritas per l’America Latina, per i Caraibi e di quella nazionale. Particolare curioso e significativo, sarà il primo ausiliare creato cardinale mentre il titolare, monsignor José Luis Escobar y Alas, resterà vescovo.