"Nel Vangelo si fonda una concezione del mondo e dell'uomo che non cessa di sprigionare valenze culturali, umanistiche ed etiche". Lo afferma Benedetto XVI nel discorso rivolto oggi a 7 mila tra studenti e docenti dell'Università Cattolica. "Il sapere della fede - spiega il Pontefice - illumina la ricerca dell'uomo, la interpreta umanizzandola, la integra in progetti di bene, strappandola alla tentazione del pensiero calcolatore, che strumentalizza il sapere e fa delle scoperte scientifiche mezzi di potere e diasservimento dell'uomo"."A voi, cari docenti - aggiunge l'ex professor Ratzinger rivolto ai suoi antichi colleghi - è affidato un ruolo decisivo: mostrare come la fede cristiana sia fermento di cultura e luce per l'intelligenza, stimolo a svilupparne tutte le potenzialità positive, per il bene autentico dell'uomo. Ciò che la ragione scorge, la fede illumina e manifesta. La contemplazione dell'opera di Dio dischiude al sapere l'esigenza dell'investigazione razionale, sistematica e critica; la ricerca di Dio rafforza l'amore per le lettere e per le scienze profane"."A novant'anni dalla sua fondazione, l'Università Cattolica del Sacro Cuore - sottolinea - si trova a vivere in questo tornante storico, in cui è importante consolidare e incrementare le ragioni per le quali è nata, recando quella connotazione ecclesiale che è evidenziata dall'aggettivo "cattolica"; la Chiesa, infatti, "esperta in umanità", è promotrice di umanesimo autentico. Emerge, in questa prospettiva, la vocazione originaria dell'Università, testimoniata da una secolare esperienza: scuola di humanitas nella quale si coltiva un sapere vitale, si forgiano alte personalità e si trasmettono conoscenze e competenze di valore. Secondo la visione cattolica, la fede è dono e atto motivato e pensato, capace di suscitare nei diversi popoli il fiorire di ricche culture.Queste considerazioni - ribadisce il Papa - fondano le motivazioni specifiche per cui la Chiesa dà vita ad Università Cattoliche" che sono chiamate a svolgere "con singolare efficacia, sotto il profilo sia scientifico che didattico" un "peculiare servizio alla Verità". Del resto, rileva Papa Ratzinger, "la fede cristiana non fa della carità un sentimento vago e pietoso, ma una forza capace di illuminare i sentieri della vita in ogni sua espressione.Senza questa visione, senza questa dimensione teologale originaria e profonda, la carità si accontenta dell'aiuto occasionale e rinuncia al compito profetico, che le è proprio, di trasformare la vita della persona e le strutture stesse della società". "È questo - conclude rivolto ai presenti - un impegno specifico che la missione in Università vi chiama a realizzare come protagonisti appassionati, convinti che la forza del Vangelo è capace di rinnovare le relazioni umane e penetrare nel cuore della realtà"."Cari amici - ha detto il Papa a conclusione dell'udienza speciale - auspico che l'Università Cattolica del Sacro Cuore, in sintonia di intenti con l'Istituto Toniolo, prosegua con rinnovata fiducia il suo cammino, mostrando efficacemente che la luce del Vangelo è sorgente di vera cultura capace di sprigionare energie di un umanesimo nuovo, integrale, trascendente".A guidare i 7 mila tra studenti e docenti della Cattolica ricevuti dal Papa nell'Aula Nervi, c'era oggi proprio il 77enne Tettamanzi, che secondo voci ricorrenti starebbe per lasciare il suo incarico di arcivescovo di Milano. Nel saluto rivolto al Pontefice, il cardinale ha ricordato che sotto la sua gestioneil Toniolo sta percorrendo "speditamente" quello che ha definito "un coraggioso cammino di rinnovamento". "Nostro desiderio e impegno - ha detto - è mostrare come l'identità cristiana sia garanzia di libertà e fecondità cerativa nella coltivazione del sapere e nell'educazione della persona,indissolubilmente; allo stesso tempo - ha scandito - vogliamo far emergere dal ricco patrimonio della fede e della ragione cristianamente ispirata un contributo rilevante ed efficace alla costruzione della città dell'uomo".
ORNAGHI: LA CATTOLICA ANCORA PIù IMPEGNATA IN DIFESA DELLA VITAL'Università Cattolica si appresta a fondare "un Centro di Ateneo per la Vita, impegnando le migliori risorse intellettuali di ricerca sullo studio della vita in tutte le sue fasi fondamentali, dal suo sbocciare alla naturale conclusione terrena". Lo ha annunciato il rettore, professor Lorenzo Ornaghi, nel suo saluto Benedetto XVI. Tale centro, ha detto, affiancherà gli altri quattro " a cui si devono l'avanzamento e la diffusione della conoscenza scientifica in campi cruciali per la presenza culturale e l'azione pubblica dei cattolici: Centro per la Dottrina Sociale, Centro sulla Famiglia, centro di Bioetica, Centro per la Solidarietà Internazionale".Il professor Ornaghi ha anche dato conto al Pontefice, nel breve discorso che ha aperto l'incontro di oggi nell'Aula Nervi per i 90 anni dell'ateneo fondato da padre Gemelli, dell'impegno profuso a sostegno di altre università cattoliche nel mondo: "dopo aver accompagnato i primio passi dell'Università Cattolica Sede Sapientae di Lima, confidiamo - ha assicurato - di poter contribuire ai primio passidell'Università Cattolica di Kalulshi in Zambia".