Un ringraziamento per il lavoro, l'impegno, «anche quando non c'è nessun riconoscimento». Papa Francesco ha incontrato nell'Aula Paolo VI i dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, con i rispettivi familiari, per gli auguri di Natale. Francesco all'inizio dell'incontro si è scusato perchè parla da seduto ("ho un po' l'influienza e non mi sento bene").
"Desidero ringraziarvi per il vostro lavoro - afferma il
Pontefice -, per l'impegno che mettete per fare le cose bene,
sempre, anche quando non c'è nessun riconoscimento.Vorrei
ringraziare in modo particolare quelli tra voi che da tanti
anni fanno lo stesso tipo di lavoro, un lavoro spesso nascosto,
e cercano di fare le cose come si deve".
Sappiamo, continua il Pontefice, che questo "è normale,
è semplicemente fare il proprio dovere; ma sappiamo anche che
per noi esseri umani non è facile, noi non siamo macchine -
grazie a Dio! - e a volte abbiamo bisogno di un incentivo, o di
cambiare un po'... Mi congratulo con voi che sentite un giusto
orgoglio di fare al meglio le cose normali di ogni giorno.
Grazie! Andiamo avanti, nei diversi ambiti di lavoro,
collaborando insieme, con pazienza, cercando di aiutarci a
vicenda".
"Mentre vi ringrazio - afferma il Pontefice nell'Aula Paolo VI
-, voglio anche
chiedervi perdono per gli scandali che ci sono
stati nel Vaticano. Ma vorrei che il mio e il vostro
atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto
quello di pregare, pregare per le persone coinvolte, perché
chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada
giusta".
Prendersi cura del matrimonio, non trascurarlo e prendersi cura dei figli. È l'incoraggiamento che Papa Francesco fa ai dipendenti della Santa Sede e dello
Stato della Città del Vaticano, durante l'incontro per gli auguri di Natale.
"C'è un'altra cosa che voglio dirvi, forse la più
importante - afferma Francesco -: vi incoraggio a prendervi
cura del vostro matrimonio e dei vostri figli. Prendervi cura,
non trascurare, giocare con i bambini, con i figli eh?
Il
matrimonio è come una pianta. Non è come un armadio, che si
mette lì, nella stanza, e basta spolverarlo ogni tanto. Una
pianta è viva, va curata ogni giorno: vedere come sta, mettere
l'acqua, e così via". Il matrimonio quindi "
è una realtà
viva: la vita di coppia non va mai data per scontata, in
nessuna fase del percorso di una famiglia. Ricordiamoci che
il
dono più prezioso per i figli - osserva il Papa - non sono le
cose, ma
l'amore dei genitori. E non intendo solo l'amore dei
genitori verso i figli, ma proprio l'amore dei genitori tra
loro, cioè la relazione coniugale".
Questo, sottolinea Francesco, "fa tanto bene a voi e anche
ai vostri figli! Non trascurare la famiglia. Dunque, prima di
tutto coltivare la “pianta” del matrimonio, che siete voi
sposi, e nello stesso tempo curare la relazione con i vostri
figli, anche qui, puntando più sul rapporto umano che sulle
cose".