Chiesa

Il libro. Carlo Acutis e san Francesco d’Assisi, la “strana coppia” di giovani santi

Marina Rosati mercoledì 8 gennaio 2025

L'immagine sulla copertina del libro dell'arcivescovo Domenico Sorrentino "Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d'Assisi. Originali non fotocopie" (Edizioni Francescane Italiane)

La santità di un gigante come san Francesco e quella di un millennial come il beato Carlo Acutis, la spogliazione del primo e quella del secondo, la prossimità del primo a confronto con quella di un giovane dei nostri tempi. Entrambi figli di genitori benestanti, entrambi innamorati del prossimo e di Dio. Così distanti nel tempo, così vicini nel vivere il Vangelo nel loro tempo. Con il nuovo libro Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali non fotocopie, pubblicato dalle Edizioni Francescane Italiane, il pastore delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, l’arcivescovo Domenico Sorrentino, confronta questi e molti altri aspetti.

Nel testo l’autore mette a fuoco la santità di Carlo Acutis alla luce del detto a lui caro: «Tutti nasciamo originali, tanti muoiono fotocopie». Quale l’originalità di Carlo se la sua vita è stata quella di un ragazzo “normale” del nostro tempo, appassionato della natura, dello sport, di internet? Il libro lo spiega. In esso inoltre il vescovo, che ha seguito passo dopo passo l’ascesa di Carlo agli onori degli altari, racconta dettagli inediti degli anni in cui il corpo del futuro santo è rimasto nel Cimitero di Assisi, quando è stato traslato – dopo il decreto sulle virtù eroiche – al Santuario della Spogliazione, fino alla beatificazione avvenuta nella Basilica Superiore di San Francesco e agli ultimi passi verso la canonizzazione, dopo la guarigione miracolosa di una giovane del Costa Rica con la quale l’autore è in dialogo.

«Questo libro – spiega Sorrentino – presenta ai giovani, e non solo, questo straordinario “team” di Francesco di Assisi e Carlo Acutis, che si è formato nello stesso luogo, a distanza di ottocento anni, e che sta cambiando il volto di Assisi con ondate di pellegrini che si aggiungono a quelle classiche di segno francescano, suscitando uno straordinario interesse in tutto il mondo. Un fenomeno che nessuno alcuni anni fa avrebbe potuto prevedere». Il segreto è proprio nei tanti aspetti che il vescovo di Assisi mette in luce, ricevendone il grazie del Pontefice con una nota autografa scritta sulla prima pagina bianca della bozza a lui presentata.