Chiesa

Tra fede e società. Educare? «Quanta fatica, ma è ancora una sfida possibile»

Oronzo Marraffa lunedì 19 agosto 2024

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«Educare non è mai stato facile, e oggi sembra diventare sempre più difficile»: non si può non riconoscere l’attualità delle parole con cui Benedetto XVI a gennaio 2008 indicava alla diocesi di Roma, e a tutta la comunità ecclesiale, la necessità di prendere coscienza dell’emergenza educativa in corso. «La responsabilità – aggiungeva il Pontefice – è in primo luogo personale, ma c’è anche una responsabilità che condividiamo insieme, come cittadini di una stessa città e di una nazione, come membri della famiglia umana e, se siamo credenti, come figli di un unico Dio e membri della Chiesa».

È dedicato proprio al tema dell’educazione ed al delicato ruolo dei genitori l’incontro organizzato a Castellaneta Marina nella serata di martedì 20 agosto, dalla parrocchia Stella Maris. Si tratta di un momento culturale inserito nel ricco calendario degli «Incontri d’agosto» su temi di vita ecclesiale, attualità, cultura, cinema e musica, promossi dalla comunità parrocchiale anche per i tanti turisti che nei mesi estivi trascorrono le loro vacanze nella località ionica.

L’evento è frutto della collaborazione con Avvenire e con gli uffici pastorali della diocesi di Castellaneta, in particolare con l’Ufficio comunicazioni sociali – ha sottolineato il parroco don Antonio Favale – per dar vita a questa iniziativa pensata per costruire ponti di dialogo tra le generazioni.

L’incontro di martedì prossimo, inoltre, si inserisce appieno nel cammino pastorale della diocesi pugliese che sta dedicando un triennio alla reciprocità tra Chiesa e famiglia, in particolare alla Chiesa da intendersi sempre più come famiglia di famiglie.

A dialogare attorno alla domanda «Essere genitori oggi: educare è ancora possibile?» saranno don Simone Bruno, psicologo e direttore editoriale di San Paolo Edizioni, e Chiara Scardicchio, docente di pedagogia generale e sociale presso l’Università di Bari «Aldo Moro». Ad aprire l’incontro – moderato dal giornalista e scrittore, Ottavio Cristofaro – saranno il parroco don Antonio Favale e il sindaco di Castellaneta, Giambattista di Pippa, con il loro saluto ai presenti.

Le conclusioni sono affidate al vescovo di Castellaneta, Sabino Iannuzzi, il quale sottolinea l’importanza di questa iniziativa estiva poiché, «come ho scritto negli orientamenti pastorali, essa rappresenta uno di quei piccoli passi necessari per incarnare nel nostro vissuto ecclesiale la dimensione della cura sia attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie sia facendoci compagni di strada di tutti i genitori che desiderano trasmettere ai propri figli una visione di fede per affrontare le sfide e le opportunità della vita quotidiana». L’esperienza sinodale che stiamo vivendo, conclude il presule, è «un’occasione preziosa per sviluppare un nuovo stile di vita ecclesiale che favorisce la formazione di una comunità basata su relazioni solide, evitando i rischi dell’isolamento e dell’autosufficienza».

Grazie all’attuale stagione sinodale è possibile riscoprire la grammatica del “noi” a tutti i livelli, familiare, sociale ed ecclesiale: «C’è bisogno, dunque del contributo di ognuno di noi – affermava ancora Benedetto XVI nel discorso citato in apertura –, di ogni persona, famiglia o gruppo sociale, perché la società, a cominciare da questa nostra città di Roma, diventi un ambiente più favorevole all’educazione».