C'è chi ha potuto andato a Madrid, e chi invece ha vissuto, per cosi dire "in casa", un'esperienza "giovane" e formativa al tempo stesso... "Campi estivi" protaganisti delle vacanze dei piu' giovani... anche inTerra Santa. Dove, presso la parrocchia Latina di Beit Sahour, il villaggio del Campo dei Pastori, si è concluso il "grest" delle scuole secondarie, partecipato da piu di 100 giovani, provenienti dalle parrocchie di Zababdeh, Ramallah, Aboud, Bir Zeit, Ein Arik, Beit Jala, Betlemme e Gerusalemme. Tema e slogan di questo campo estivo una semplice domanda: "Dove sono?". Padre Aziz Halaweh: «...è molto positivo che il giovane si incontri con altri giovani, l'incontro contagia e nasce quella che si potrebbe chiamare "gelosia costruttiva" perché il giovane che vede un altro giovane che prega, prega anche lui. Quindi è il giovane stesso il vero "maestro" più che il prete o la suora o anche i genitori, soprattutto in questa fase di età ... Un'esperienza umana di amicizia e di semplice e allegra condivisione,... con il campo da gioco diventato per tutti il dormitorio! Ma anche un esperienza di preghiera... ci sono state persone che si erano un po' allontanate dalla fede e che ora ... sono tornate alla preghiera».Un'esperienza di lavoro e di servizio. Ma anche un'esperienza di formazione biblica, con gare di Vangelo e attività teatrale sui brani della Bibbia, nell'anno ad essa dedicato, secondo la proposta del Sinodo del Medio Oriente. L'augurio e' che, dopo questi quattro campi estivi, i giovani palestinesi se ne vandano con un unico messaggio: quello di essere testimoni della Parola di Cristo, impegnati nel servizio alla Chiesa, soprattutto testimoni nella nostra società in qualsiasi sistauzione e in ogni luogo.
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