Chiesa

La festa. Gli oratori di Acireale imparano la fratellanza dal profeta Samuele

Maria Gabriella Leonardi lunedì 8 luglio 2024

I ragazzi a Giarre per una precedente festa degli oratori di Acireale

È tutto pronto nella diocesi di Acireale, nel catanese, per il tradizionale raduno degli oratori estivi diocesani, in programma martedì 9 luglio al parco Chico Mendes di Giarre. In diocesi sono 25 gli oratori attivi tutto l'anno che diventano molti di più in estate, grazie all'apporto soprattutto dell'Azione cattolica e di tanti giovani che, a titolo gratuito e volontaristico, si dedicano ai più piccoli. L'anno scorso, al raduno annuale, si sono contati circa 900 partecipanti. La giornata di festa prevede animazione, giochi, laboratori, oltre a momenti di preghiera e riflessione. Durante la giornata sarà consegnato il premio “Monsignor Arista” al vicario generale della diocesi, monsignor Agostino Russo. Arista fu vescovo di Acireale, è detto il vescovo dei giovani per i quali, agli inizi del ‘900 riorganizzò le attività giovanili e oratoriane in particolare. Il premio a lui intitolato viene consegnato al vicario perché particolarmente vicino agli oratori.

Ad Acireale è molto viva la tradizione degli oratori. Annamaria Belfiore del Coorda, Coordinamento diocesano oratori, spiega che il Foi, Forum degli oratori italiano, ha sollecitato la realizzazione di sussidi originali, adattati alle esigenze del territorio e in Sicilia tre Diocesi realizzano un apposito sussidio per gli oratori: Agrigento, Monreale e Acireale. Quello acese per il periodo estivo di quest'anno si intitola “Oltre tempo - Il mio cuore esulta nel Signore”. I ragazzi del Coorda hanno realizzato tutto: dai testi, al logo, all’impaginazione e pure l'inno musicale "Oltre tempo", con tanto di coreografie da far ballare in tutti gli oratori. Il sussidio unico serve per far compiere lo stesso cammino a tutti gli oratori.

Il testo, grazie anche all'assistenza del biblista don Carmelo Raspa, si focalizza sulla figura del profeta Samuele, attualizzato ai nostri giorni. Il sussidio parla di tre bambini, Francesco, occidentale, Nathan, israeliano e Eisha, palestinese che ritrovano se stessi, i valori della religione e del ceppo unico derivante dal padre Abramo. Con l'aiuto del clown Pimpa, i bambini compiono un viaggio nel passato, sino ai tempi del profeta Samuele. Quest' ultimo darà loro le indicazioni per tornare nel presente, un nuovo oggi di amicizia e di fratellanza nelle comuni radici religiose. I tre bambini quindi tornano nel presente con una consapevolezza nuova.

Per questa immaginaria storia i ragazzi del Coorda hanno preso ispirazione da Marco Rodari, in arte il Clown Pimpa, artista che è stato in missione a Gaza, in Siria, in Ucraina, in luoghi flagellati dalla guerra, armato di naso rosso, per portare un po’ di gioia a chi soffre, cercando di “far sorridere il cielo”. Il Pimpa è stato più volte nella diocesi di Acireale e presto è previsto un suo nuovo ritorno.

Uno degli obiettivi principali delle attività oratoriane proposte dal sussidio è fornire un’opportunità educativa ai ragazzi durante le vacanze estive scolastiche. Le attività che gli oratori stanno realizzando vanno dai laboratori creativi ai giochi educativi e sono pensate per trasmettere valori cristiani, sociali e morali. Tra i propositi principali quello di accendere la meraviglia, in wow dei social, da vivere però nella vita reale e non virtuale.