Loreto. I migranti stranieri pellegrini alla Santa Casa: camminiamo insieme verso Dio
Il santuario della Santa Casa di Loreto
«Dio cammina con il suo popolo... verso casa»: il tema del messaggio di papa Francesco per la 110ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato diventa invito della Chiesa marchigiana a un pellegrinaggio significativo, il 10 novembre prossimo, alla Santa Casa di Loreto.
La proposta è della Conferenza episcopale marchigiana e dalla Commissione regionale Migrantes che invitano i fedeli a darsi appuntamento con i migranti che si trovano nei vari centri della regione, in piazza della Basilica a Loreto, per un momento di preghiera e di festa.
«Quando il 21 settembre 1950 - racconta l’arcivescovo e delegato pontificio di Loreto, Fabio Dal Cin - la statua della Madonna di Loreto, benedetta in Vaticano da Pio XII, giunse in Belgio tra i migrati italiani, venne accolta dai nostri connazionali come la “Patrona degli emigrati”» Nel 2020 papa Francesco ha inserito nelle litanie Lauretane l’invocazione di Maria “Conforto dei migranti”.
«Dove c’è la Madre - aggiunge Dal Cin - ci si sente a casa, capiti e compresi nelle più profonde aspirazioni. Nel pellegrinaggio i migranti presenti sul nostro territorio giungeranno alla Santa Casa di Maria portando nel cuore i loro desideri di dignità, di pane e di pace, e nella Casa di Maria dove Dio è venuto a chiedere ospitalità agli uomini, ravviveranno la loro speranza e fiducia nel Signore, riconoscendo il suo volto anche nei gesti di bontà che hanno ricevuto e continuano a ricevere nel loro pellegrinaggio migratorio».
La proposta è stata accolta con molto favore dai tanti gruppi di migranti, appartenenti a decine di etnie diverse e si prevede una vasta partecipazione. L’appuntamento, per tutti, il 10 novembre, è alle 10.45 in piazza della Basilica, con l’invito a raggiungere a piedi il centro mariano, percorrendo a piedi anche solo l’ultimo tratto di accesso alla città.
Alle 11 è prevista la visita alla Santa Casa, con la presentazione dei gruppi etnici e l’animazione con canti proposti dalle varie comunità.
Alle 11.30 la celebrazione eucaristica, presieduta da Dal Cin. Al termine i partecipanti di sposteranno nella vicina Casa del Pellegrino, dove la festa proseguirà con preghiere, canti, musica. Tutti i partecipanti sono invitati a condividere le specialità gastronomiche delle terre d’origine e anche a arricchire la presenza con le bandiere e i costumi della propria gente.
Secondo il dato più recente, relativo a inizio anno, i residenti stranieri in regione sono 134.000, con un’incidenza del 9% sul totale della popolazione regionale; quasi un terzo si è stabilito in provincia di Ancona, che registra la densità maggiore. L’incidenza della popolazione straniera sul totale dei residenti offre tuttavia un dato diverso: il valore più elevato si riscontra infatti nella provincia di Fermo, con quasi 11 stranieri ogni 100 residenti; la provincia di Ascoli Piceno presenta l’incidenza più bassa con 7 stranieri ogni 100 residenti. C’è, complessivamente, una leggera prevalenza femminile (51,8%), mentre i paesi maggiormente rappresentati sono la Romania (17,4%), l’Albania (10,5%) e il Marocco (7%). Per la maggioranza gli immigrati nelle Marche sono cristiani (il dato più recente si attesta sul 48%) mentre quelli di fede islamica sono il 36%. Un 6,2% degli stranieri è induista e buddista, mentre il 5,8% si dichiara ateo/agnostico.