La nomina. Il vescovo Palmieri "unisce" San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno
L'arcivescovo Palmieri, che guiderà le due diocesi marchigiane
Papa Francesco ha accettato la rinuncia alla guida della Chiesa di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, del vescovo
Carlo Bresciani, che lascia per raggiunti limiti d'età, avendo compiuto i 75 anni lo scorso 26 marzo. Allo stesso tempo ha deciso di affidare la guida della diocesi marchigiana all'attuale vescovo di Ascoli Piceno, l'arcivescovo Gianpiero Palmieri, unendo di fatto "in persona episcopi" le due diocesi. L'annuncio a San Benedetto del Tronto è stato dato al clero e al popolo nella Cattedrale della Madonna della Marina, in concomitanza con la Sala Stampa vaticana.
Palmieri, chè dal 2018 al 2021 è stato vescovo ausiliare di Roma (oltre che vicegerente dal 19 settembre 2020 al 29 ottobre 2021), era stato nominato vescovo di Ascoli Piceno nell'ottobre 2021 da papa Francesco.Palmieri è nato il 22 marzo 1966 a Taranto, nell’omonima provincia ed arcidiocesi. Ha frequentato il Pontificio Seminario Romano Minore e si è poi formato nell’Almo Collegio Capranica a Roma. È stato ordinato presbitero il 19 settembre 1992 per la diocesi di Roma e ha conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Nella Capitale ha svolto diversi incarichi nelle parrocchie, fino alla sua nomina ad ausiliare.
In seno alla Conferenza episcopale italiana è vicepresidente dal 2023 d è membro della Presidenza della Caritas. Nella Conferenza episcopale marchigiana è il vescovo delegato per i problemi sociali e il lavoro e delegato per la carità.
Con la decisione di oggi, salgono a ventuno i casi di unione in persona episcopi di diocesi in Italia.