Chiesa

La nomina. Don Gervasi vescovo ausiliare di Roma

lunedì 31 agosto 2020

Dario Gervasi, neovescovo ausiliare di Roma

Il Papa ha nominato don Dario Gervasi vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore sud. L’annuncio è stato dato dal cardinale vicario Angelo De Donatis a mezzogiorno di oggi nell’aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense, davanti ai vescovi ausiliari, ai parroci prefetti e al personale del vicariato, in contemporanea con la Sala stampa della Santa Sede. Romano, 52 anni (è nato l’8 maggio 1968), dal 2014 parroco della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo a Giardinetti e dal 2019 prefetto della XVII prefettura, Gervasi è il più giovane tra gli ausiliari di Roma, come ha sottolineato il cardinale De Donatis nel presentarlo: gli è stata assegnata la sede titolare di Subaugusta. Succede al vescovo Gianrico Ruzza (era infatti ausiliare del settore sud), nominato nel giugno scorso da papa Francesco alla guida della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia.

Don Gervasi ha compiuto gli studi al Pontificio Seminario Romano Maggiore. È stato ordinato sacerdote nella Basilica di San Pietro il 22 maggio 1994 dal cardinale Camillo Ruini (quel giorno Giovanni Paolo II era ammalato e non aveva potuto presiedere l’ordinazione), e ha proseguito gli studi di teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana dove ha conseguito la licenza. È stato vicario parrocchiale a Santa Maria delle Grazie al Trionfale dal 1994 al 2000 e quindi ai Santi Gioacchino ed Anna nella zona di Torre Spaccata/Cinecittà, comunità che ha poi guidato come parroco dal 2003 al 2008. È stato anche vice-rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore dal 2008 al 2014, incaricato ad interim del Servizio per le vocazioni dal 2009 al 2011, incaricato dell’Opera vocazioni sacerdotali nello stesso triennio e deputato della Congregazione dei missionari dell’Istituto Imperiali Borromeo dal 2009 al 2014.

L’ordinazione episcopale di Gervasi è in programma domenica 18 ottobre nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Cariche di emozione sono state le parole del neo vescovo: «Sono ancora un po’ frastornato dalla gioia e incredulo, ma molto felice di poter stare nel settore Sud, per cercare, insieme, di servire il Signore Gesù».