Chiesa

L'ESPERTO. L'anello del pescatore, più di un'opera d'arte

Enrico Lenzi giovedì 14 marzo 2013
​Lo definisce la sua «piccola Cappella Sistina» e nella voce si coglie ancora tutta l’emozione per l’incarico che, in qualità di vicepresidente dell’Associazione romana orafi, ricevette nell’aprile 2005: realizzare l’anello del pescatore per Benedetto XVI. Claudio Franchi, orafo e storico dell’arte è tornato sotto i riflettori della cronaca nelle ore della conclusione del ministero petrino di Ratzinger, quando, secondo la tradizione l’anello del Papa viene «distrutto». In realtà l’opera realizzata da Franchi non è andata persa, ma «è stata biffata», cioè è stato tracciato un segno che non lo rende più utilizzabile, ma non l’ha distrutto come avveniva in passato. Soddisfatto Franchi, soprattutto perché, «nel rispetto delle tradizioni, oggi l’anello papale è privo di funzioni pratiche come quella di sigillare atti ufficiali». Una scelta che, tra l’altro, permette di salvare una vera e propria opera d’arte, «carica di simboli». Ce li può illustrare?Nella parte superiore in rilievo si evidenzia l’immagine di Pietro nell’atto della pesca nel lago di Tiberiade, evidente riferimento alla pesca miracolosa come metafora della parola di Gesù e dell’obbedienza di Pietro. Rappresenta il ruolo di ministero del Pontefice. La figura di Pietro è ispirata alla Sibilla Cumana presente nella volta Sistina: la torsione policletea della figura michelangiolesca esalta la forza espressa nell’atto del tenere il libro, metafora del potere della Parola; pari forza viene esercitata dal San Pietro nell’atto della pesca miracolosa. Nell’anello la figura di Pietro tende verso la cornice nella quale troviamo della ampie baccellature, metafora del colonnato di San Pietro, ed espressione dell’invenzione berniniana, che prevedeva il colonnato della piazza come abbraccio della grande madre Chiesa. Vi è poi la parte chiamata «gambo» dell’anello. Anche in questo caso vi sono simboli?Certamente. I due pesci del gambo dell’anello sono metafora del segno più antico della cultura cristiana delle origini, simbolo dell’acrostico cristologico (Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore).E all’interno dell’anello?Nella parte interna sta il traforo del disegno del sagrato della piazza. A chiudere il percorso progettuale sta la croce del pallio (altro segno recuperato dalla tradizione da Benedetto XVI), inserita nella parte terminale del gambo, alla congiunzione delle code dei pesci.Cosa significa per un orafo ricevere un simile incarico?Mi tremano ancora le mani, sebbene siano passati otto anni. Un grande onore, ma anche il segnale di una grande attenzione che la Chiesa ha nei confronti delle arti e dei mestieri come il nostro. Oggi le arti e i mestieri sono spesso dimenticati e vedere come per la realizzazione di un oggetto d’arte come l’anello del pescatore per il Papa.Un’opera d’arte, come ha più volte detto.È proprio così. Un’opera d’arte con un forte significato simbolico. Così l’ha voluto Benedetto XVI e così, ha preannunciato padre Lombardi, dovrebbe essere confermato anche dal nuovo Papa.