CONVERSANO Il sorriso largo che alza gli zigomi e fa sembrare gli occhi fessure sottili sotto gli occhiali. La mano alta a benedire e l’immagine di gioia e misericordia sul volto, già ben impressa nella mente dei fedeli quando «Pastore secondo il cuore di Dio» si è presentato alla comunità. Accompagnato dal medesimo atteggiamento, nel rispetto del motto scelto quale programma pastorale
Respicite ad Dominum, il vescovo Giuseppe Favale ha fatto ieri l’ingresso nella diocesi di Conversano-Monopoli. Gremito in ogni sua gradinata, l’anfiteatro conversanese di Villa Belvedere, ha ospitato la cerimonia di accoglienza al nuovo vescovo con gli undici sindaci dei comuni della diocesi, fa- scia tricolore al petto e gonfalone al fianco. A parlare per tutti il primo cittadino di Conversano, Domenico Lovascio, che ha illustrato la realtà territoriale locale, invitando il presule «a trasmettere la sua saggezza ed il suo esempio » specie ai giovani, bisognosi di «esempi e riferimenti di vita». «Sono contento di venire tra voi», è stata la risposta di Favale, che ha ricordato la centralità dell’uomo «da accogliere, custodire, tutelare e difendere»; l’uomo «punto d’incontro» dei gruppi sociali come della Chiesa «esperta in umanità perché discepola di Colui che conosce l’uomo in profondità». Il vescovo ha poi raggiunto l’episcopio per indossare i paramenti liturgici e recarsi sorridente in processione verso Piazza Castello, tra la folla in festa. Durante il tragitto, ai sacerdoti che lo applaudivano ha sussurrato: «Non mi fate commuovere». Quindi è iniziata la celebrazione eucaristica, cui hanno preso parte, tra gli altri, anche gli alunni del Pontificio Seminario Regionale 'Pio XI' di Molfetta. Sul palco, sul quale troneggiava la riproduzione del rosone della Cattedrale, il vescovo emerito Domenico Padovano (predecessore di Favale), dopo la lettura della Bolla Papale di nomina, ha abbracciato il suo successore, consegnadogli il pastorale (simbolo del ministero episcopale). Poi il nuovo vescovo ha preso posto sulla Cattedra, ricevendo il benvenuto nella Chiesa diocesana da parte del vicario generale, monsignor Vito Domenico Fusillo. In un assorto silenzio, l’omelia del presule è risuonata tra i fedeli. Parole semplici ed intense attraverso le quali ha confessato di «rivivere l’esperienza dell’apostolo Giovanni» descritta nel libro dell’Apocalisse e di sentirsi «trasportato dal vento dello Spirito su questa collina». Utilizzando un’espressione cara al suo predecessore, ha detto con ammirazione: «Come sei bella, Chiesa di Conversano-Monopoli», bella perché «sei animata dallo Spirito del Risorto, che ti rende viva e luminosa». Il ringraziamento a papa Francesco, poi il richiamo al Vangelo e «l’impegno a far crescere nella santità la Chiesa che mi è affidata», trasmettendo «l’Amore, cioè Dio». In seguito ha ribadito il suo programma essenziale: «Gesù Cristo. È lui che il vescovo deve annunciare, a Lui deve condurre tutti». Il pensiero conclusivo è andato ai giovani «speranza della nostra Chiesa», alla Madre del Signore, la Madre della Chiesa, e al suo insegnamento che ci indica il Figlio: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Al termine il vescovo si è recato in processione in Cattedrale e, attraversando la Porta Santa, si è genuflesso in preghiera dinnanzi all’icona della Madonna della Fonte. Oggi il vescovo Giuseppe Favale sarà accolto nella zona pastorale di Monopoli, prima in Piazza Vittorio Emanuele II poi presso la Basilica Concattedrale per la celebrazione eucaristica e l’omaggio alla Madonna della Madia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il vescovo Giuseppe Favale
(Arcieri)