La conferenza stampa sull'Amoris Laetitia. «Papa Francesco ci invita a parlare delle nostre famiglie così come sono»
L’Esortazione Apostolica post-sinodale del Papa “Amoris laetitia”, sull’amore nella famiglia è datata, come ricordato dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi non a caso 19 marzo, Solennità di San Giuseppe e raccoglie i risultati di due Sinodi sulla famiglia indetti da Papa Francesco nel 2014 e nel 2015, le cui Relazioni conclusive sono largamente citate, insieme a documenti e insegnamenti dei suoi Predecessori e alle numerose catechesi sulla famiglia dello stesso Papa Francesco. In una sala stampa gremita la presentazione in Vaticano del testo di Papa Francesco. Assieme al cardinale Baldisseri in sala stampa il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e i coniugi Miano, coppia di studiosi e sposi introdotti da padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana. «Nessuno può essere condannato per sempre, questa non è la logica del Vangelo». «È significativo che Amoris laetitia - ha spiegato il cardinale Baldisseri - esca in pieno Giubileo della
Misericordia: il testo vi fa riferimento tre volte e cita direttamente
la Bolla di Indizione sei volte. Il documento corona il lavoro biennale
del Sinodo, la cui grande riflessione ha investito tutte le dimensioni
dell’istituto familiare, che oggi risente di una forte crisi nel mondo
intero», aggiungendo che in pieno accordo con il tempo giubilare che la Chiesa sta vivendo, l’adeguata chiave di lettura del documento è «la logica della misericordia pastorale».
L'Esortazione apostolica, il cui titolo «è in piena continuità con l'Evangelii Gaudium da gioia del Vangelo alla gioia dell'amore nella famiglia», è suddivisa in 9 capitoli 325 sono i paragrafi, 391 le note e la preghiera finale. Sette sono i paragrafi introduttivi che mettono in piena luce la consapevolezza della complessità del tema e l’approfondimento che richiede.
Tra i passaggi ricordati già dal cardinale Baldisseri vi è il capitolo 8 nel quale vengono messe in luce alcune delle parole chiave del documento: integrazione, discernimento e accompagnamento delle fragilità. Per accompagnare e integrare le persone che vivono in situazioni
cosiddette “irregolari” è necessario che i pastori le guardino in faccia
una per una. Il segretario generale del Sinodo dei Vescovisi è soffermato inoltre il punto 197: «Nessuno può essere condannato per sempre, questa non è la logica del Vangelo». Non limitandosi alle situazioni cosiddette “irregolari”, l’Esortazione,
quindi, dischiude l’ampio orizzonte della grazia immeritata e della
misericordia incondizionata per «tutti, in qualunque situazione si
trovino».«Non è un testo - hanno spiegato i coniugi Miano - per adetti ai lavori, ma per tutti noi che viviamo in famiglia, educhiamo i figli. Allargare lo sguardo e vedere il tesoro che abbiamo tra le mani nella normalità della vita». «È bellissima questa Chiesa che si fa istruire dalla famiglia»: viene disegnata la grammatica delle relazioni, che la Chiesa dall'alto ma che essa stessa impara dalla vita delle famiglie.